In questi giorni, in tutte le diocesi italiane, le associazioni Coldiretti, Confartigianato e Fondazione Symbola, stanno donando a tutti i vescovi della penisola la simbolica statuetta dell’infermiera che verrà posta nei loro presepi. Ieri mattina è stata la volta anche della nostra diocesi.
Una carovana di circa quindici giovani spensierati, accompagnati dal loro assistente don Federico Andriani, dal presidente diocesano di Azione cattolica Mauro Spedicati, dall’assistente unitario mons. Antonio Montinaro e da don Sandro Quarta assistente regionale Msac hanno popolato Piazza Duomo in una piacevolissima mattinata dicembrina dal sapore natalizio.
L’attività solidale dell’Associazione “Cuori e mani aperte”, l’istituzione solidale che opera all’interno della Asl di Lecce, voluta e presieduta dal cappellano del “Fazzi” don Gianni Mattia, non si ferma nel periodo che stiamo vivendo, impegnandosi, anzi, con rispettosa carità a venire incontro a situazioni inedite.
Il Natale si sta avvicinando e, nonostante tutto attorno a noi sia così strano, incerto e instabile, è bello fermarsi a riflettere sull’importanza di questo tempo.
Arriverà anche tra le mani dell’arcivescovo Michele Seccia, la statuina dell’infermiera anti-Covid, il nuovo personaggio del presepe 2020. Le statuine, infatti, saranno distribuite dalla Coldiretti e dalla Confartigianato su tutto il territorio nazionale per essere consegnate ai vescovi delle singole diocesi.
Lo scorso 4 novembre il Covid-19, senza preavviso, senza neanche bussare alla porta e senza chiedere permesso, è entrato in casa mia. E ancora oggi è qui con me.