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Con i nuovi disegni di legge si inaspriscono le pene per i cosiddetti bulli. Le proposte di legge mirano a contrastare il bullismo a scuola, e concentrare le forze in un “intervento educativo con finalità rieducativa e riparativa sotto la direzione e il controllo dei servizi sociali”.

 

 

 

Non basta punire, però, bisogna recuperare. La proposta di legge prevede, infatti, attività percorsi di recupero che includono attività di solidarietà e studi approfonditi su specifiche problematiche.

Occorre maggiore attenzione e segnalazioni da parte dei dirigenti scolastici, perché è dentro la scuola che si possono cogliere i segnali e si deve intervenire per tempo, prima che i fenomeni si aggravino o rimangano sotto silenzio.

Se il bullo non viene isolato, ma educato all’accettazione dell’altro, potrebbe comprendere la conseguenza del suo gesto nei confronti della vittima, mediante la condivisione del dolore, con un percorso di comprensione fatto di stimoli, immagini, racconti ed esercitazioni per ripensare i sentimenti vissuti e le reazioni emotive; e per esercitarsi a imparare a gestire le proprie emozioni, sviluppando la massima tolleranza verso chi è diverso da sé.

Si promuove così, la giustizia riparativa. Un percorso dunque rieducazione, coinvolgendo anche le famiglie, per creare una cultura del rispetto, molto più efficace di un processo.

 

Forum Famiglie Puglia