A Monteroni torna puntuale la Quaremma. Nei giorni scorsi è riapparso tra le strade del paese uno dei simboli delle tradizioni popolari.
Si tratta del fantoccio che raffigura una vecchia signora vestita di nero e di stracci e che rappresenta la fine dei bagordi del carnevale e l’inizio della Quaresima, ovvero il tempo di penitenza, digiuno e rinunce.
Come ogni anno, infatti, la Quaremma è stata esposta in Via Zara, appesa ad un filo tra un balcone e l’altro, con un’arancia amara in mano (la marangia) trafitta dalle penne di gallina, così come prevede il rituale: un’antica usanza popolare, tra folclore e leggenda. A realizzare la Quaremma è la signora Teresa Alemanno, che anche quest’anno con la sua maestria ed esperienza ha cucito ad arte il fantoccio e con questo rito, che grazie a lei si rinnova da oltre un quarto di secolo, porta avanti la tradizione popolare. La signora Alemanno è la storica presidente del comitato “Quaremma di Via Zara”, che mette insieme i residenti del vicinato. E quest’anno, insieme a loro, a dare manforte per tenere viva questa antica usanza hanno collaborato anche i volontari della locale associazione di protezione civile “Il Cormorano” che ha sede ad un tiro di schioppo proprio da Via Zara: la missione è quella far sopravvivere e soprattutto tramandare questo rito simbolico ai ragazzi.
Il fantoccio rimarrà appeso per tutta la quaresima, fino alla Settimana Santa quando a ridosso del triduo di Pasqua andrà in scena l’atteso e folcloristico appuntamento dell’accensione della Quaremma tra lo scoppio dei mortaretti. Il quel momento, il simbolo del fuoco scaccerà il simbolo della Quaremma. Le fiamme simboleggieranno l’inizio del periodo della purificazione e della salvezza, l’inizio di un tempo nuovo, ovvero il periodo di Pasqua che manderà in soffitta quaresima, l’arrivo della primavera che vincerà l’inverno.