La comunità della chiesa madre di Monteroni nei giorni scorsi ha salutato don Alessio Seconi. Dopo quasi un anno di impegno come viceparroco dell’Assunta, il giovane sacerdote continuerà a svolgere la sua missione a Trepuzzi, sempre nelle vesti di vicario del parroco della parrocchia della Santa Famiglia, don Antonio Bruno che, ieri sera, ha fatto il suo ingresso nella nuova comunità alla presenza dell'arcivescovo Michele Seccia.
Quello della parrocchia matrice è stato un saluto carico di emozioni: nella sacrestia il commosso abbraccio degli operatori pastorali, tra il taglio della torta e il dono di una Natività in cartapesta come ricordo del servizio svolto a Monteroni.
“Vi ringrazio di cuore - ha scritto don Alessio nel suo messaggio - per questo anno di cammino condiviso, accompagnati dalla fede, dalla speranza, dalla carità, dalle amicizie, dal servizio per il bene della nostra Comunità parrocchiale di Monteroni di Lecce e vi ringrazio di cuore per tutto il bene che mi avete fatto e per la benevola attenzione e vicinanza che, dal principio, non è mai mancata. È la comunità che porterò sempre nel cuore e ricorderò per sempre perché è quella che mi ha accompagnato e generato al sacerdozio. Vi affido alla preghiera di Maria Santissima Assunta e di Sant’Antonio. Al senato della Parrocchia benedizioni e ad majora”.
Un cammino in quel di Monteroni che don Seconi ha compiuto al fianco del parroco don Giuseppe Spedicato, che negli ultimi mesi è stato maestro e guida del giovane prete: “Salutiamo con gioia don Alessio - è il post dell’arciprete Spedicato - per il suo donarsi in questi mesi alla nostra comunità parrocchiale. Che il Signore illumini il suo cammino e possa essere strumento d’amore nelle mani del Signore. Buona strada”.
Un saluto emozionato all’ormai ex viceparroco si è levato anche dalle confraternite dell’Assunta e dell’Immacolata. “Anche noi vogliamo porgerti un commosso e affettuoso saluto e ringraziarti per la vicinanza spirituale che ci hai dimostrato. Il Padrone della Messe - si legge nel messaggio della Confraternita dell’Assunta - ha scelto per te una differente comunità parrocchiale. Già sappiamo che la tua parola, pur giovane ancorché matura, saprà attirare sempre più fedeli alla Mensa del Signore. Per noi, don Alessio è stato così. E proprio con il cuore commosso, ma felice al tempo stesso, di una madre che già sa che non può tenere per sempre per sé un figlio, così noi, carissimo don Alessio, ti auguriamo che il percorso che inizi adesso ti dia nuovo vigore nell'adempiere alla chiamata a servizio del Signore”.