Domenica scorsa, 4 ottobre a Surbo è stato inaugurato il Centro diurno polivalente “Casa Pico”, situato nel pieno centro storico della città di Surbo, sede dell’Associazione “Marco 6,31”, che si occupa dell’assistenza, formazione e integrazione dei diversamente abili.
L’associazione, che è guidata dal presidente, don Rossano Santoro, parroco di Santa Lucia, è ente gestore del centro diurno. Dall’ottobre del 2000, l’associazione è stata crocevia di incontri tra il mondo della disabilità e la comunità surbina e non solo. L’obiettivo è accogliere e accompagnare le persone con disabilità, per potenziare le loro capacità, migliorare le loro condizioni di vita e vivere liberi dallo stigma e dai pregiudizi imposti dalla società.
Grazie al contributo dei responsabili, degli educatori e di numerosi volontari, che nel corso degli anni hanno condiviso la loro creatività, la loro ricchezza interiore e, soprattutto, il loro entusiasmo, è stato raggiunto uno degli obiettivi più soddisfacenti nella storia di “Marco 6,31”: tre ragazzi, che frequentano l’associazione come utenti, hanno firmato il loro primo contratto di lavoro, che permetterà di essere parte integrante dell’equipe di lavoro del nuovo centro polivalente “Casa Pico”.
I ragazzi, inseriti nel mondo del lavoro, saranno protagonisti delle attività che si svolgeranno all’interno del centro, che ha visto domenica scorsa tagliare il nastro di inaugurazione al presidente e dare inizio ad una nuova realtà di accoglienza e integrazione, che certamente diventerà un’opportunità di rilancio per la città di Surbo e la provincia di Lecce.
L'iniziativa risponde a un forte bisogno di sviluppare nella comunità un senso di coesione e di inclusione, che porti a non vedere più il disabile come debole e diverso, ma risorsa reale all’interno di una società pronta ad abbracciare chiunque abbia la voglia e la forza di fare, il coraggio di mettersi in gioco, di scommettere su chi si presenta fragile e talvolta indifeso, valori che contraddistinguono la missione dell’associazione, che continuerà a trasmettere nel Centro polivalente “Casa Pico”, perché potranno cambiare nel tempo le denominazioni, potrà cambiare l’organico ma la missione sarà sempre la stessa: dare la possibilità a chiunque di splendere di luce propria.
