Si è svolta sabato sera, presso la chiesa parrocchiale della Santa Famiglia in Trepuzzi, la veglia di preghiera promossa dall’amministrazione e dalle parrocchie della cittadina.
In un clima di apprensione ma anche di tanta speranza, decine di persone si sono riunite per manifestare il proprio no ad ogni forma di violenza bellica e chiedere il dono della pace. La veglia ha avuto inizio con l’appello fatto da Papa Francesco nell’Angelus di domenica 6 marzo, al quale è seguito l’intervento del primo cittadino Giuseppe Taurino, che ha ringraziato tutte le realtà associative della città che hanno risposto all’invito.
Il brano evangelico delle beatitudini ha fatto da filo conduttore del momento di preghiera che è stato presieduto dall’arcivescovo Michele Seccia.
La prima parte della veglia è stata dedicata alla memoria delle vittime del conflitto e all’ascolto di storie reali accadute in queste settimane in Ucraina ed in Russia. Nella seconda parte ha fatto da protagonista la Madre di Dio: attraverso l’icona della Madonna di Vladimir, molto venerata dai fedeli ortodossi russi; si è meditato su come questa immagine nella storia possa essere stata capace di generare tenerezza anche nei cuori più duri, e si è chiesto alla Maria di far nascere ancora una volta pietà e dolcezza nei cuori di chi sta idealizzando ed ordinando questo inutile conflitto.
Nel terzo momento il brano del discorso tenuto dal Venerabile don Tonino Bello all’arena di Verona il 30 aprile 1989 ha ribadito quanto la pace sia qualcosa per la quale ogni singolo uomo e ogni singola donna devono impegnarsi quotidianamente. Ultimo intervento della veglia è stato quello della sindaca dei ragazzi, che ha ribadito a nome di tutti i piccoli trepuzzini, il proprio no a voler vivere la propria fanciullezza in un mondo lacerato dalla guerra.