Quella del 30 giugno è stata una domenica di paura per la comunità di Vernole, allarmata dal pericolo incendio divampato nei pressi della riserva naturale delle Cesine.
Com’è noto, le fiamme hanno iniziato a svilupparsi intorno all’oasi gestita dal Wwf, uno dei più preziosi siti protetti della regione che ospita numerose specie faunistiche e forestali, rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco, della Protezione Civile e dell’ARIF, sopraggiunti con numerosi mezzi su ruote e Canadair.
“Dopo non aver chiuso occhio e aver visto natura bruciare inghiottita dal fuoco, avendo tirato un sospiro di sollievo vedendo arrivare i canadair questa mattina all’alba, non so se resti più la rabbia per quello che, con molta probabilità, è il gesto di qualche folle che non meriterebbe nemmeno pietà, o l'ammirazione più totale per chi, purtroppo quasi ogni giorno, lotta contro gli incendi mettendo a repentaglio la propria vita per tutelare la vita altrui e l'ambiente in cui viviamo - ha commentato il sindaco di Vernole, Mauro De Carlo -. Non capirò mai cosa spinga la mente umana a generare questi disastri, ieri vicino a Le Cesine, più distante a Punta Cassano, lo scorso anno a San Cataldo e praticamente ovunque in una terra martoriata dagli incendi. L'unica cosa certa è che chi può decidere, dovrebbe destinare più risorse, più mezzi e con più tempestività per prevenire questi disastri e per permettere a chi in questi contesti ci lavora, di lavorare in sicurezza e con più semplicità”
Le dimensioni dell’incendio hanno reso necessario il coinvolgimento di Polizia, Carabinieri e Polizia locale, i pochi residenti della zona hanno dovuto, se pur momentaneamente, abbandonare le proprie abitazioni.