Si apre ufficialmente domani mattina la due-giorni leccese, dedicata a don Tonino Bello, il Venerabile Servo di Dio di Alessano, deceduto prematuramente 31 anni fa (il 20 aprile 1993), a causa di una grave malattia da vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.
L’evento clou delle manifestazioni volute da Asl Lecce in collaborazione con l’arcidiocesi metropolitana si materializzerà domenica pomeriggio, 15 dicembre quando il card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi, intitolerà il Dea (Dipartimento emergenza e accettazione) del “Vito Fazzi” di Lecce al Venerabile don Tonino Bello e presiederà la solenne Eucarestia nella hall del moderno edificio.
L’anteprima, domani 14 dicembre in Piazza Duomo. A partire dalle 8,30 Asl Lecce ha organizzato un convegno aperto a tutti dal titolo singolare, ‘Guerra e salute’. Il convegno sarà aperto dall’arcivescovo Michele Seccia e dal direttore generale di Asl Lecce, Stefano Rossi. Dopo il saluto del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e delle autorità locali, il tanto atteso intervento del già ministro della salute, Renato Balduzzi, docente dell’Università Cattolica di Milano.
A seguire, le relazioni Salvatore Cipressa, docente di teologia morale presso l’Issrm “don Tonino Bello” di Lecce; di Alberto Fedele, direttore del Dipartimento di prevenzione di Asl Lecce; di Gesualdo Loreto, presidente della Federazione italiana società medico-scientifiche; e di Giancarlo Piccinni presidente della Fondazione don Tonino Bello.
Domenica 15 dicembre, dunque, alle 15.30, nel Dea del “Vito Fazzi”, la cerimonia di intitolazione della struttura a don Tonino Bello: verrà scoperta la targa commemorativa e subito dopo avrà inizio la celebrazione eucaristica (ore 16) presieduta dal card. Semeraro. La liturgia sarà animata da ‘I Cantori di Ippocrate’ diretti dal maestro Raffaele Lattante.
L’ultimo atto, domenica sera alle 19: nella cattedrale di Lecce si terrà il concerto “Natale con don Tonino” a cura di ArtWork, Si esibirà il coro ‘Ala di riserva’ diretto dal maestro Sergio Filippo.
L’intitolazione del Dea del “Vito Fazzi” al vescovo di Molfetta-Ruvo.Giovinazzo-Terlizzi è stata deliberata, dopo apposito iter, da Asl Lecce il 13 agosto scorso con l’auspicio “che la sua attività pastorale, modello di vicinanza e dedizione alla gente, specialmente i più poveri e sofferenti, possa essere esempio per gli operatori sanitari e conforto per i pazienti”.