È stata presentata ai membri del Sinodo la bozza della relazione di sintesi, che concluderà la prima sessione del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità.
Lo ha riferito ai giornalisti Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede e presidente della Commissione dell’informazione. I 35 Circoli minori hanno presentato i “modi” sullo schema della relazione di sintesi, per integrazioni e modifiche del testo, che poi sono stati consegnati alla Segreteria generale. “La Commissione per la relazione del documento di sintesi ha condiviso alcuni criteri di base del documento”, ha riferito Ruffini: “quello finale sarà sottoposto al Papa nell’ottobre 2024, quello di adesso è invece un documento transitorio, per aiutarci a capire dove siamo, fare memoria di cosa si è detto in queste quattro settimane di discernimento e riavviare un processo circolare che continuerà fino all’anno prossimo”.
La relazione di sintesi che sarà votata oggi pomeriggio “sarà un documento di circa 40 pagine - ha anticipato Ruffini - che certo non potrà contenere ogni dettaglio, ma indicherà i punti dove il discernimento è andato più avanti e quello dove deve andare più in profondità. Il linguaggio sarà discorsivo, per incoraggiare tutto il popolo di Dio, chi è già in cammino e chi vuole intraprendere o continuare questo cammino. Questa esperienza di sinodalità vuole farci comprendere e apprendere come camminare insieme, come cercare soluzioni insieme senza escludere nessuno e senza cedere alla tentazione del clericalismo”. Alla prossima sessione del Sinodo, tra un anno esatto, parteciperanno gli stessi membri. “La sinodalità ha fatto vedere che esiste un metodo con cui si può progredire non solo nella vita della Chiesa, ma anche sulle questioni delle guerre e dei conflitti mondiali, su tutto quello che umanamente si può evitare in modo pacifico”.