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Con Rai Vaticano prosegue l’avvicinamento al prossimo Anno Santo con la nuova puntata di “Giubileo 2025 – Pellegrini di Speranza”, il programma di Stefano Ziantoni scritto con Fabrizio Binacchi e Nicola Vicenti in onda su Rai1 domani 29 ottobre alle 24.40 e dedicato ai temi sinodalità e missione.

 

 

“Il Sinodo mette al centro proprio l’urgenza di evangelizzare”, afferma mons. Walter Insero: “Papa Francesco propone una riforma missionaria della Chiesa. Lui parla di una conversione pastorale e missionaria che può avvenire in un modo sinodale. L’obiettivo centrale è quello di portare il Vangelo agli uomini e alle donne del nostro tempo”. Dal Concilio a oggi, la Chiesa è stata investita da cambiamenti continui: crisi di vocazioni, secolarizzazione, allontanamento dai riti. Protagoniste diventano allora le comunità dei fedeli. A Villa Pallavicini, a Bologna, un grande complesso abitativo, si offre accoglienza a famiglie numerose, giovani o in difficoltà, assistenza sanitaria e progetti per disabili cognitivi. Queste famiglie formano una comunità dove il minimo comune denominatore è la ricerca della fede. Don Massimo Vacchetti, sacerdote con la talare, segue Villa Pallavicini con il piglio energico di un giovanissimo. “La parrocchia – sostiene Luca Diotallevi, sociologo della religione – è la via privilegiata, un’istituzione del futuro”. E allora, quattro parrocchie, un parroco, una consacrata, diaconi e una famiglia missionaria formano la comunità pastorale dei discepoli di Emmaus a Rozzano, periferia sud di Milano. Da due anni Monica e Beppe, originari di Magenta, sono famiglia missionaria a Km0, e abitano nell’oratorio di Sant’Ambrogio con loro i figli ventenni Stefano e Lorenzo. Insieme ai presbiteri già presenti e all’ausiliaria diocesana, promuovono l’avvio della Comunità Pastorale. “La presenza della famiglia missionaria qua a Rozzano – ci dice Monica – non è una novità organizzativa, si tratta di chiedere un po’ alla Chiesa quello che è la sua missione, quello di incarnare la fede là dove si trova”. Don Paolo Gibelli e don Giovanni Parise sono da settembre co-parroci nelle dieci parrocchie dell’Unità pastorale dello Zara, nell’Oltrepò mantovano. Una forma di comunità missionaria che affida la cura pastorale di una parrocchia, o di più parrocchie contemporaneamente, a più sacerdoti. “È una realtà che dobbiamo scoprire anche noi – dice don Paolo a Rai Vaticano – non più in ogni parrocchia c’è un parroco di riferimento ma le 10 parrocchie della nostra unità pastorale hanno due parroci che condividono la stessa missione”. Suor Rita Giaretta, da sindacalista a consacrata. Dal 1997, insieme alle consorelle Orsoline, accoglie centinaia di ragazze vittime della tratta nella comunità “Casa Rut”, a Caserta. Da alcuni mesi ha aperto un nuovo spazio a Roma, nel quartiere Centocelle, la Casa del Magnificat. “Abbiamo trovato anche qui una realtà di tanta sofferenza di violenza domestica di donne che si avvicinano – ci dice suor Rita – non bisogna perdere la speranza ma avere il coraggio di dire basta. Noi ci siamo».

Il popolo di Dio in cammino per tornare alle origini della propria fede, insieme. “Per tornare poi alla propria vita quotidiana un po’ più monaci, nel senso di ‘monos’, unitario, cristiano in ogni circostanza”, dice Monica Marini, una delle organizzatrici del Monastero WiFi, l’evento, giunto alla quinta edizione, che ha raccolto nella basilica di San Pietro circa 4mila partecipanti ad ascoltare e a confrontarsi sul tema dell’Eucarestia.

 

Foto copertina: Rai Uno

 

 

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