Qualcosa di veramente speciale è stato, richiesto ed ottenuto dalla Famiglia francescana in occasione del prossimo Natale.
Sono trascorsi 800 anni dall’approvazione della regola di San Francesco e dalla realizzazione del primo presepe a Greccio, elementi portanti di questa speciale richiesta. La Penitenzieria Apostolica ha concesso l’indulgenza plenaria dalla solennità dell’Immacolata, l’8 dicembre scorso, fino al giorno solenne della Presentazione del Signore, il 2 febbraio prossimo, che possono applicare, a modo di suffragio, anche per le anime dei fedeli ancora in Purgatorio, se visiteranno come pellegrini qualsiasi chiesa francescana in tutto il mondo, in gruppi o singolarmente, e parteciperanno devotamente ai riti giubilari, o almeno sosteranno davanti al presepio, trascorrendo un congruo periodo di tempo in pie meditazioni, concludendo con il Padre nostro, il Credo e le invocazioni alla Sacra Famiglia e a San Francesco d’Assisi (SCARICA).
Gli anziani, gli infermi e quanti per grave motivo non possono uscire di casa, potranno ugualmente lucrare l’indulgenza plenaria con il pentimento di qualsiasi peccato e con l’intenzione di adempiere appena possibile le tre consuete condizioni, partecipando spiritualmente alle celebrazioni giubilari, con l’offerta a Dio misericordioso delle loro preghiere, dei dolori e dei disagi della propria vita. (dal Decreto della Penitenzieria Apostolica).
L’indulgenza plenaria è una grazia concessa dalla Chiesa Cattolica che libera dalla pena temporale. Ci sono, però, delle “condizioni” per poterla ottenere: confessarsi; partecipare alla santa messa e comunicarsi; pregare per le intenzioni del Papa
La confessione e la comunione eucaristica possono avvenire fino a 20 giorni prima o dopo. La comunione e la preghiera invece devono avvenire lo stesso giorno in cui si visita il presepe.