Papa Francesco ha dato il via all’Anno della preghiera, “un anno dedicato a riscoprire il grande valore e l’assoluto bisogno della preghiera”: la preghiera nella vita personale, nella vita della Chiesa, la preghiera nel mondo.
L’annuncio del Pontefice è giunto al termine dell’Angelus di domenica scorsa, Domenica della Parola di Dio. Dopo la catechesi, il Papa ha ricordato, infatti, ai 20mila fedeli presenti in Piazza San Pietro che “i prossimi mesi ci condurranno all’apertura della Porta Santa con cui daremo inizio al Giubileo”. “Vi chiedo - ha detto il Papa - di intensificare la preghiera per vivere questo tempo di grazia e sperimentarvi la forza della speranza di Dio”.
Per farlo Papa Francesco ha dato, appunto, il via a questo anno speciale - che segue quello dedicato alla riflessione sui documenti e allo studio dei frutti del Concilio Vaticano II - durante il quale nelle diocesi del mondo ci si impegnerà per riscoprire la centralità della preghiera. "Saremo aiutati - ha aggiunto - anche dai sussidi che il Dicastero per l’evangelizzazione metterà a disposizione".
In preparazione all’Anno Santo del 2025, le diocesi sono invitate a promuovere momenti di orazione individuale e comunitaria. La proposta è di “pellegrinaggi di preghiera” verso il Giubileo oppure percorsi di scuola di preghiera con tappe mensili o settimanali, presiedute dai vescovi, in cui coinvolgere tutto il Popolo di Dio.
Per vivere al meglio questo anno, il Dicastero per l’evangelizzazione pubblicherà una collana di “Appunti sulla preghiera”, per rimettere al centro la relazione profonda con il Signore, attraverso le tante forme di preghiera contemplate nella ricca tradizione cattolica. La collana ma anche l'intero Anno della preghiera saranno presentati oggi 23 gennaio, nella sala stampa della Santa Sede, da mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione e da mons. Graham Bell, sottosegretario, incaricato della segreteria del medesimo Dicastero.