Serata di intense, indicibili emozioni, “Io M’arzo e l’Otto ogni giorno”, soprattutto una serata di bellezza nelle sue varie sfaccettature, quella “anticonvenzionale che si impone all’attenzione del cuore”.
Così afferma il presentatore Ronny Trio, affiancato da Elena Olgiati, estetista specializzata Apeo che opera nello Spazio Benessere “A Sua Immagine”, aperto nel Polo Oncologico dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, per cure estetiche gratuite ai pazienti ammalati. L’importanza del Centro è stata rilevata dalla toccante testimonianza della guerriera Patrizia, attrice, che ha recitato con grande talento il monologo di Massimo Orsini, stilista e direttore artistico della manifestazione.
Una serata per “colorare la vita con le tinte dell’amore, della gioia, della tenerezza, della forza e della speranza” secondo le parole di Don Ganni Mattia, fondatore, presidente e guida dell’Associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre”, organizzatrice dell’evento.
Nella gremita sala meeting dell’Hotel Tiziano e dei Congressi si sono avvicendate sul palco persone straordinarie: donne guerriere eleganti, bellissime, fiere e consapevoli di sé, quattro uomini che hanno combattuto e vinto il drago, tutti presentati con nome e cognome, artisti, stilisti, professionisti dell’immagine e un “esercito” di clown, una parte dei 440 in servizio permanente effettivo negli ospedali del Salento, con i loro camici dai caleidoscopici disegni, e con ricamati i loro fantasiosi nomi, Chantilly, Poldo, Spank, Romanella, Titta, Nutella ecc, e il cuore rosso e blu, simbolo dell’associazione.
Presente l’arcivescovo mons. Michele Seccia che nel suo intervento ha definito la serata “riflessione gioiosa e un inno alla speranza” e si congratula.” per questo vulcano di idee effervescenti”.
Parole chiave dell’evento e protagonisti della serata: benessere e qualità della vita, sorriso, solidarietà e amore e la consapevolezza di non identificarsi con la malattia.
Lo spettacolo si è aperto con una voce maschile fuoricampo che legge il “pensiero della notte della clown Cirofila”, una mamma cha ha usufruito della Bimbulanza, diventando in seguito clown; profonde parole di riconoscenza per tutti i volontari dell’Associazione: “una macchina da guerra contro la sofferenza: tante formiche che lavorano una dietro e una accanato all’altra per dare un contributo, alleviare un dolore”.
È seguita una simbolica danza di arti marziali con i maestri Kenji Corsano, Marco Campobasso, Alessandro Correscio e la piccola ieratica Natalia, che hanno messo in scena la lotta e la vittoria della luce contro il buio, del bene contro il drago che si annida nei corpi e non conosce età e genere.
Dopo la presentazione di un video in cui le donne guerriere hanno cantato all’unisono “Volare”, un’energica un’affermazione di volontà, si è celebrato il ritmo della pizzica con la guerriera Ingrid, accompagnata dai musicisti Luigi Marra, Giacomo Casciaro, Angelo Surdo e Serena Amato, insegnante di pizzica, nel brano emblematico “ Inno alla Vita”.
Nel suo intervento Franco Russo vice presidente dell’Associazione, come un fiume in piena e con un entusiasmo contagioso, ha elencato la molteplicità delle realizzazioni di “Cuore e mani aperte”. Si è soffermato in particolare sulla Bimbulanza, che ha permesso il trasporto di tanti bambini ammalati “macinando Km” e introduce la testimonianza di Enzo, papà di Martina, che ha avuto parole di affetto e riconoscenza per tutto l’apparato organizzativo che gli permette di prestare alla figlia le necessarie cure.
I momenti musicali hanno visto alternarsi le esibizioni del coro “L’Ego di Artemide” di Eleonora D’Appolito, diretto da Alessandro d’Angelo con “Senza fare sul serio” di Malika Ayane e “La Vita com’è” di Max Gazzè; e la performance Centro Danza e Teatro “Carlotta Martella”, con la direzione artistica Emiliana Mariano.
La guerriera Simona, accompagnata dal maestro Salvatore Pandarese, ha cantato due successi di Gianna Nannini “Meravigliosa Creatura” e “Sei nell’ anima”, con un estemporaneo “grazie alla vita”, durante l’esibizione. La performance della guerriera Simona ha scelto “l’abbraccio” del Tango, con il Maestro Maurizio Ingrosso e la prima ballerina Anna Cicolella.
Grande emozioni per la piccola Zaira che è salita sul palco con Don Gianni, una bimba coraggio che ha combattuto il drago “con le sue mani”: “ho tirato un pugno – dice - il drago è una persona monella che non è mio amico”.
Lo spettacolo di moda ha visto sfilare le donne guerriere con gli splendidi abiti di Michele Casto che ha portato la sua collezione “Olympus Gods Collection”, presentata al Milano Fashion, di Antonio Extempore che ha vestito al momento di “ luce e poesia” tre donne guerriere e di Massimo Orsini Couture, nella trionfale sfilata conclusiva che ha accolto in passerella anche gli uomini guerrieri, tra cui Marco, che ha sconfitto la leucemia.
Si è riso con intelligenza ironia con il cabaret e le parodie degli Scemifreddi e i The Lesionati.
Dopo i ringraziamenti agli sponsor, ai professionisti, agli stilisti, agli esperti d’immagine, Pikada parrucchieri, presenti per il terzo anno consecutivo, i fotografi, Nuria Arezzi, Leonardo Losito e Vincenzo Perrucci, a Michele Martina per il supporto tecnico e a tutta la squadra di operatori che hanno contribuito con l’opera gratuita al successo della serata, il palcoscenico è stato invaso da grandi palloni, in un tribudio di colori sulle note di I Am What I Am di Gloria Gaynor.
Una festa di gioia e di speranza che ha toccato i cuori, facendoli battere all’unisono e riempiendoli di speranza e fiducia.