Per iniziativa dell’Associazione Famiglie dei combattenti polacchi in Italia e del comune di Lecce, lunedì 18 novembre, alle 11,30 ci sarà la scopertura di una lapide commemorativa, in ricordo dell’Istituto Tecnico Agrario polacco.
La cerimonia, alla presenza dell’Ambasciatore della Repubblica di Polonia in Italia, Anna Maria Anders e del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, presso l’Istituto Presta-Columella, in via San Pietro in Lama, che fu scuola agricola militare polacca nel 1945/46.
Per felice coincidenza, questo evento cade nell’anno in cui, il 18 maggio scorso, con la partecipazione dei due Presidenti della Repubblica di Polonia e d’Italia, Duda e Mattarella, si è celebrato il 75°anniversario della battaglia di Montecassino, il luogo simbolicamente più noto del sacrificio degli eroici soldati polacchi, che, guidati dal valoroso generale Wladyslaw Anders, sconfissero, dopo una terribile battaglia, i nazisti asserragliati in cima alle montagne, tra le macerie dell’Abbazia, spezzando così la linea Gustav e consentendo alle truppe alleate di entrare a Roma.
Le Scuole Superiori Palacche furono istituite in Italia nel dopoguerra, poiché il generale Anders volle assicurare ai suoi soldati il completamento degli studi interrotti dall’esplosione del conflitto. A Lecce fu aperta la Scuola Agricola e suo responsabile fu il capitano Bogdan Andrisiewicz.
Come aniticipazione della cerimonia è previsto anche un incontro domani alle 10 presso l’Istituto “Presta Columella” quando Wojtek Pankiewicz, presidente provinciale dell’Associazione Famiglie dei Combattenti Polacchi in Italia e Paolo Wieczorek parleranno su “Il secondo Corpo d’Armata Polacco in Italia” e “La figura del generale Wladyslaw Anders”. A seguire le classi quinte del Tecnico Agrario presenteranno una ricerca da loro svolta in cui si rievocano i fatti che portarono alla creazione di scuole polacche nel Salento, per ricordare una pagina importante della storia del Presta, mostrare gli intrecci tra macrostoria e microstoria e testimoniare l'impegno delle nuove generazioni perché l'umanità non ripeta i suoi orrori.
Il programma in dettaglio nella locandina allegata.