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Nei giorni scorsi, alla presenza dell’arcivescovo Michele Seccia, si è insediato il nuovo Servizio diocesano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, per il quinquennio 2024-2029.

 

 

Il gruppo, composto dall’avv. Luca Monticchio (referente), dalla prof. Maria Rosaria Manca, dal prof. Marcello Tempesta e dal dott. Eupremio Luigi Greco, dovrà dare attuazione nella diocesi di Lecce alle Linee guida nazionali per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili predisposte dalla Cei.

Tali servizi, previsti dalle Linee guida, sono ormai diffusi in tutta Italia e supportano i vescovi nell’esercizio del loro ministero per quanto attiene alla tutela dei minori e degli adulti vulnerabili, attraverso competenze e professionalità educative, mediche, psicologiche, canonistiche, giuridiche, pastorali e di comunicazione. In sinergia con il Servizio Nazionale per la tutela dei minori e le persone vulnerabili hanno l’obiettivo di contribuire a diffondere una cultura della prevenzione, fornire strumenti di informazione, formazione e protocolli procedurali. All’occorrenza i servizi potranno anche rivelarsi utili per la gestione delle segnalazioni di eventuali abusi.

Nel suo intervento introduttivo l’arcivescovo, richiamando le indicazioni del Santo Padre e i documenti della Chiesa, ha chiesto al gruppo di approfondire il tema in questione e quindi  progettare, monitorare, documentare iniziative di prevenzione e formazione, nonché le modalità di attuazione a livello locale delle Linee guida nazionali, accompagnando le parrocchie, le comunità religiose, associazioni o altre realtà ecclesiali nella diffusione di buone prassi per la tutela dei minori.

Inoltre, si è riflettuto su come stimolare, promuovere e coordinare l’informazione e la formazione degli operatori pastorali su tali tematiche sempre in un’ottica di prevenzione degli abusi.

Per fortuna i casi registrati negli ultimi anni in Italia in ambito ecclesiale sono molto pochi ma è necessario avere grande attenzione per tutti i soggetti che, per la minore età o per una fragilità personale, potrebbero essere più esposti a comportamenti inappropriati. Per questo è stato attivato un indirizzo mail aperto a tutti coloro che vorranno avere informazioni, dare contributi, ottenere chiarimenti ed effettuare segnalazioni, nel rispetto della privacy e della dignità della persona: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Si tratta di un passaggio importante che qualifica l’azione pastorale della diocesi e che, per la sua delicatezza, deve attuarsi in modo pienamente ecclesiale, in modo che sia espressione autentica della comunione che ci tiene uniti e dell’ascolto reciproco e aperto ai contributi di quanti hanno a cuore questo processo di conversione avviato ormai da alcuni anni nella Chiesa.

 

 

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