“Recuperare la dimensione della fede e della pastorale come cura della persona” è la chiave di lettura proposta dal vicario generale della diocesi di Lecce, mons. Luigi Manca all’incontro con i referenti sinodali delle parrocchie venerdì scorso a Santa Maria della Porta.
Risemantizzare il vocabolario della fede e della pastorale coinvolge in prima persona i fedeli laici delle parrocchie. “La parrocchia resta ancora nel nostro Paese, nonostante le crescenti difficoltà, la forma più efficace per esprimere il radicamento della Chiesa nel territorio e la vicinanza della comunità cristiana alla quotidianità delle persone” (Scheda per i gruppi sinodali delle parrocchie).
Ascoltarsi all’interno delle parrocchie per conoscersi tra i diversi gruppi, fare discernimento su percorsi di integrazione tra ambiti, età e condizioni diverse, essere aperti alle variegate realtà presenti sul territorio, in un dialogo libero e disponibile al confronto: questo è già il vero avvio del Sinodo, come chiarisce don Damiano Madaro, vicario episcopale per la pastorale organica.
Il processo partecipativo è consigliabile che avvenga in sinergia tra diverse parrocchie e comunità pastorali, organizzando gruppi di lavoro sui nuclei tematici inseriti nelle schede per i gruppi sinodali, nell’ottica della risposta alla domanda generale del Sinodo Universale sul come camminare insieme.
“Imparare uno stile nuovo di ascolto” è la connotazione del cammino sinodale appena iniziato, “riflettendo soprattutto su ciò che non ci aspettiamo di ascoltare”, dice don Luca Bisconti.
Dopo aver fornito ai presenti una sintesi del percorso da avviare, in attesa di ricevere schede esemplificative che agevolino i momenti di consultazione e analisi, l’incontro si è concluso con l’invito ad affidarsi allo Spirito Santo che ispiri il camminare insieme anche con le altre comunità per essere vicini alla gente, per diventare ambito di comunione viva e di partecipazione, orientati completamente verso la missione di evangelizzazione (Cfr. EG 28).