Come passare da "essere rete "a "fare rete" nella nostra diocesi? S'impone una verifica a livello locale: come si interagisce tra realtà ecclesiali e come si comunica la vita ecclesiale e sociale, di ambiti pastorali, di uffici di Curia, di parrocchie, movimenti, associazioni?
Sembra urgente una revisione del nostro camminare insieme, del nostro "presentarci" uniti davanti all'opinione pubblica, è urgente! Fare rete, fautori di fraternità, è l'urgenza del momento.
"VI riconosceranno che siete miei discepoli, da come vi amerete!". I mezzi e gli strumenti restano tali: sono invece le persone, i significati esistenziali e valoriali a fare la differenza.
Un grande sforzo è stato compiuto dal nostro vescovo e dalla diocesi, per fornirci mezzi i della comunicazione più moderna, e ne siamo davvero grati. Ora, però, è da cambiare il nostro modo di rapportarci, di comunicare, di fare rete ecclesiale, per una presenza che sia "luce e sale" nell'oggi che ci pone tante sfide.
La pastorale della comunicazione attraversa tante sfide. E la pastorale della comunicazione attraversa e unisce tutte le dimensioni dell'azione pastorale.
Certamente è importante la formazione di volontari della comunicazione, ma anche una formazione alle comunicazioni di tutti gli operatori pastorali nei vari settori; fra le altre cose questo ufficio ha in programma di realizzare corsi di formazione per sacerdoti e operatori pastorali. Sarà certamente una sfida importante, ma la storia ci inchioda alle nostre responsabilità. A livello diocesano dobbiamo crescere e prendere esempio dal "centro", dove hanno fatto passi da gigante e compiuto progressi straordinari.
Una Chiesa che non comunica, non evangelizza e non fa cultura, non dà all'uomo di oggi il senso valoriale e cristiano dell'approccio, alla realtà storica che vive. Leggere la realtà e offrire orientamenti cristiani in tutti gli ambiti della vita.
Un progetto ad "intra" che forma ed interagisce; ed un progetto ad "extra" che evangelizza la storia dell'uomo di oggi. Occorre essere convinti, uniti e amanti del Vangelo, della propria comunità diocesana, facendo rete. Non si può più considerare nella Chiesa, e nella nostra diocesi, la comunicazione come la cenerentola della pastorale. Saremmo fuori tempo... fuori rete!
Canta Francesca Michelin: "Nessun grado di separazione/Nessun tipo di esitazione/non c'è più nessuna divisione tra noi/siamo una sola direzione in questo universo/che si muove/.
Solo se si è presi dal sogno si può abitare la realtà.