Per i prossimi sei anni sarà Rettore dell’Università del Salento il prof. Fabio Pollice, docente di Geografia economico-politica, attualmente Direttore del Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo.
Alla designazione si è giunti dopo un voto di ballottaggio che ha messo a confronto i due candidati più suffragati: il prof. Pollice e il prof. Campiti. Ovviamente, lo scarto di voti fra i due non è stato vistoso, come solitamente accade dopo un ballottaggio; ma a giudicare dalle dichiarazioni dei protagonisti e dal clima che si respirava fra gli elettori, il confronto, sebbene serrato, è stato condotto lungo i binari della massima lealtà e della dichiarata disponibilità al dialogo e alla collaborazione.
“Insieme” è stata la parola più volte adoperata nel pur breve discorso pronunciato dal Rettore designato subito dopo la proclamazione, spiegando che la forza dell’Ateneo dipenderà dalla capacità di dar vita ad esperienze di collaborazione e di solidarietà in un contesto di grande laboriosità e di crescente attiva partecipazione.
Fabio Pollice ha raccolto la sfida della situazione presente. Occorre guardare oltre - ha detto - giova non pensare all’oggi, ma farsi attrarre dal tempo che verrà, per diventare capaci di progettare e realizzare il futuro. E non soltanto il futuro della Università. Bisogna fare in modo che il Salento non sia “terra marginale”, e possa invece connotarsi, insieme e grazie all’Università, per tutto quello che merita e che giunge dalla sua storia e dalle sue grandi potenzialità. Non siamo l’ombelico del mondo, ha detto sorridendo, ma possiamo diventare “nodo strategico di una rete globale”.
Pensare in grande, per uscire dalle inerzie e dai vincoli prodotti dalla penuria di risorse e lanciare l’Ateneo al di là dell’ostacolo. Questo è l’obiettivo. L’Ateneo ha bisogno di ricercatori, ha precisato più volte con enfasi. Ha bisogno di dotarsi di molti eccellenti ricercatori perché è con essi che si progetta e si realizza il futuro.
Le intenzioni sono chiare e meritano la massima considerazione, così pure i metodi e i criteri operativi, ma è evidente che tutto questo ha bisogno di tradursi in esperienza e in precise azioni di governo. Al momento il rettorato rimane sotto la guida del prof. Vincenzo Zara, che nel suo messaggio di augurio al nuovo Rettore (entrerà in carica a novembre) ha voluto precisare “Hanno vinto l’inclusività e il senso di appartenenza alla comunità, valori portati avanti con convinzione durante tutta la campagna elettorale e che rappresentano l’unica carta vincente in un momento in cui prevalgono, a vari livelli, visioni divisive e decisamente improduttive”.
Anche questo consente di aver fiducia e permette di nutrire legittime attese di crescita nel segno della eccellenza e della partecipazione.