I tempi che stiamo vivendo vedono alcuni gruppi di credenti accanirsi contro il magistero di Papa Francesco. Essi non si limitano a una critica rispettosa, ma si spingono fino a delegittimare il Pontefice con accuse grottesche e polemiche insistenti, spingendosi a chiederne perfino le dimissioni.
La piaga degli abusi sessuali nella Chiesa cattolica colpisce l’opinione pubblica molto profondamente e spinge a riflettere in modo strutturato su alcuni punti essenziali.
Costruire il futuro sul fondamento della famiglia e delle relazioni sociali ed in particolare incontrando i giovani con attento ascolto, impegnativa consultazione e desiderato contributo: si sviluppa su queste linee il Sinodo di vescovi.
Ascoltare per ripartire, ovvero, ripartire dall’ascolto. Niente di più scontato - si potrebbe dire - ma solo in apparenza. La nostra capacità recettiva, sollecitata senza interruzione da stimoli e messaggi che ci arrivano da ogni direzione, è sottoposta ad uno stress che, col tempo e con l’usura, rischia di rimanerne gravemente compromessa.
Le emozioni non forniscono mai buoni consigli, neppure… ai legislatori. Le emozioni forti (come possono essere la rabbia e la paura) spingono a scegliere la via breve che non risolve il problema e genera reazioni che possono essere virulente.