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Ci sarà anche l’arcivescovo di Lecce e vice presidente della Conferenza episcopale pugliese Michele Seccia oggi nella cattedrale di Alba per partecipare all’ordinazione episcopale del nuovo pastore della diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Padre Franco Moscone, fino ad oggi ministro generale dei Padri Somaschi.

L’arcivescovo Franco Moscone sarà ordinato da mons. Marco Brunetti, vescovo di Alba. Concosacranti l’arcivescovo di Otranto, Donato Negro, presidente dei vescovi pugliesi, e il vescovo emerito di Torun (Polonia) Andrzej Wojciech Suski.

Sarà presente anche l’arcivescovo emerito di Lecce, mons. Domenico D’Ambrosio, originario (dove per dieci anni ha esercitato anche il ministero di arcivescovo finché non è stato trasferito a Lecce) dove si insedierà il prossimo 26 gennaio il nuovo pastore e attualmente residente nella città di Padre Pio.

Dopo l’ordinazione ad Alba, il neo arcivescovo farà dunque il suo ingresso a Manfredonia il 26 gennaio alle ore 16. Il 27 gennaio, alle 17, padre Moscone celebrerà nella concattedrale di Vieste. Il 2 febbraio, Giornata della vita consacrata, alle 17 presiederà la celebrazione eucaristica presso il santuario di Santa Maria delle grazie in San Giovanni Rotondo.

Per il proprio motto episcopale “Servire pauperibus et ecclesiae” l’arcivescovo Moscone si è ispirato alle parole che costituiscono il testamento spirituale di San Girolamo Emiliani, fondatore dei Somaschi. sintetizzato in un’unica ma significativa frase: “Seguite la via del Crocifisso disprezzando il mondo, amatevi gli uni gli altri, servite i poveri“. Padre Franco ha voluto aggiungere il servizio alla Chiesa, sia in riferimento al Fondatore che intendeva la sua opera come contributo per la riforma della Chiesa, che a San Oscar Romero molto legato ai Somaschi del Centro America. Il tutto viene reso in latino, secondo la tradizione.

Nella metà superiore dello stemma con sfondo dorato appare la croce retta dalle spalle del Maestro e tale simbolo si rifà allo stemma dei Chierici Regolari di Somasca, la famiglia religiosa alla quale Padre Franco appartiene.

Nella metà inferiore dello scudo è rappresentato un sole che sorge e questa immagine, identificando l’alba di un nuovo giorno, vuole ricordare la città natale di padre Franco, Alba.

È interessante ricordare che le lettere che compongono il nome Alba costituiscono un acronimo significativo per un albese dedito all’evangelizzazione dei fratelli: infatti, le lettere nella loro successione, evocano il tetramorfo, i quattro simboli che caratterizzano i quattro Evangelisti: A (iniziale di angelo, il simbolo di Matteo); L (iniziale di leone, il simbolo di Marco); B (iniziale di bue, il simbolo di Luca); A (iniziale di aquila, simbolo di Giovanni).

Mantenendo fede al voto di povertà, l’arcivescovo Moscone non accetterà regali per l’ordinazione: “preferisco ha detto in un’intervista alla Gazzetta di Alba - che il dono personale diventi beneficienza verso le popolazioni del Sud dell’India, colpito da un’alluvione che ha causato oltre un milione di sfollati. Ad oggi i Somaschi sono già in grado di costruire quattro case grazie alle donazioni ricevute”.

L’arcivescovo Franco Moscone succede a mons. Michele Castoro, scomparso prematuramente alcuni mesi fa. Lascia anche l'amministrazione apostolica il vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, mons. Luigi Renna fhe ha retto la diocesi dopo la morte di Castoro. In festa anche la congregazione leccese delle Suore Discepole del Sacro Cuore  che da un po' di anni presta il suo servizio con una comunità nell'arcivescovado di Manfredonia. 

 

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