“Perché questa festa non sia solo dedicata agli auguri e ai regali ho pensato di scrivervi poche righe e, non potendo consegnarvele di persona, le affido al portale dell’informazione della nostra diocesi, sapendo bene quanto Portalecce sia già entrato nelle vostre case”.
Inizia così la lettera di auguri che l’arcivescovo Michele Seccia ha indirizzato – accompagnandola con un videomessaggio - a tutti i fidanzati, in particolare a quelli che vivono il discernimento in vista del matrimonio cristiano per la festa di San Valentino, patrono degli innamorati.
Nella lettera Seccia non esita a far risalire l’amore della coppia al miracolo della creazione. E facendo riferimento al percorso di avvicinamento al giorno del matrimonio, scrive: “In quel momento vi consacrerete uno all’altro sotto lo sguardo paterno di Dio che, fin dalle origini, fin dalla creazione ha pensato a voi e vi ha voluti insieme”.
Poi una confessione. “Quanta tristezza provo - intercettandoli anche sulla rete – di fronte a modelli di vita che presentano la relazione di coppia solo in termini di contrapposizione, di rivendicazione e di banalizzazione dell’amore, oscurandone i valori autentici e legati alla dignità e all’identità della persona. Retrocedendolo troppo spesso ad un “contratto” a tempo determinato, ad un prodotto a scadenza”.
“Nel vostro discernimento di coppia – prosegue la lettera -, non trascurate mai il ‘per sempre’: non solo renderebbe non credibile la dichiarazione di amore ma, sarebbe anche un ostacolo insuperabile a celebrare il matrimonio sacramento”.
L’arcivescovo infine entro nel concreto del rapporto di coppia e formula cinque consigli mutuandoli dall’esperienza garantita di coppie che “conosco e che sono felici pur dovendo spesso affrontare problemi e difficoltà insormontabili”.
Ecco i cinque consigli:
“I. Chiedetevi, oggi, su quali valori volete fondare la vostra vita di coppia e di famiglia; cercate insieme, magari annotandoli su un foglio, due o tre principi che dovranno caratterizzarla e sui quali, periodicamente, dovrete verificarvi.
- Scegliete sempre insieme una frase, un simbolo o anche una canzone che richiamino il programma da voi stilato in vista del matrimonio che celebrerete come sacramento.
III.Cercate uno spazio per una sosta periodica essenziale per verificare gli effetti di certi virus tipici del tempo all’interno della coppia: assenza di un dialogo su questioni da affrontare insieme, incomunicabilità, mistificazione dei caratteri, risposte inopportune...
- Concordate e definite, nell’arco della settimana o del mese, sia i momenti specifici di coppia, sia le attività che vi fanno stare bene a livello personale e concedetevi il tempo necessario affinché tutto sia vissuto come un’occasione desiderata e mai percepito come una fuga.
- Confrontatevi, in ultimo, anche se ciò è molto importante, su quale rilevanza ha la fede nella vostra vita di coppia, oggi e di famiglia, domani. Come pensate di condividere la vita per continuare a crescere nella meravigliosa avventura di cui Dio vi ha resi protagonisti assoluti?”.
La lettera si chiude con un messaggio di speranza che è più di un augurio: “Vi ho scritto ciò che il cuore e la fede mi hanno dettato. Vi affido queste riflessioni con l’augurio di crescere nella conoscenza reciproca alla scuola dell’amore ‘per sempre e a qualunque costo’. Se ne avrete maturato la convinzione mentre vivete il fidanzamento, raggiungerete la celebrazione del vostro matrimonio nella gioia, dicendo il vostro ‘Sì’ alla persona che avete scelto e che vi sarà accanto, un ‘Sì’ consapevole al progetto di Dio per voi due... La vostra felicità. Certi che Dio vi vuole felici insieme”.