La festa dei santi Arcangeli si arricchisce, quest’anno, di una particolare nota di festa, anzi, due. È la festa onomastica del nostro arcivescovo Michele ed è anche il primo anniversario della sua nomina a pastore della nostra Chiesa locale. Ma egli ha pensato bene, anziché stare ad aspettare un regalo da noi, di anticiparci facendocene uno lui. E che regalo!
L’Ordinazione presbiterale di Emanuel Riezzo è un dono grandissimo che arricchirà per molti anni, lo speriamo e lo auguriamo a Emanuel e a noi, il nostro presbiterio e la vita della chiesa diocesana.
In dieci mesi l’arcivescovo Michele si è guadagnato un posto stabile nel cuore e nella vita delle nostre comunità con la sua grande amabilità, il suo rassicurante sorriso paterno, l’accoglienza e l’attenzione che riserva a tutti coloro che lo vanno a trovare, il suo infaticabile andare di parrocchia in parrocchia, comunità religiose, associazioni, gruppi, movimenti grandi e piccoli, e l’elenco potrebbe continuare.
Le prime parole rivolte a noi e le prime immagini del suo volto ci sono giunte già da Teramo attraverso i messaggi video a noi indirizzati prima ancora di approdare in terra salentina. Abbiamo capito che quella dei mezzi di comunicazione è una sua grande passione e attenzione dal modo in cui ha fortemente voluto la nascita del portale multimediale - Portalecce, appunto - credendoci e scommettendoci.
L’altra sua grande passione poi è la dimensione missionaria della chiesa. Anche qui, pochi proclami e molti gesti concreti e generosi, che ci stimolano ad avere un respiro ecclesiale più universale e ci coinvolgono in scelte coraggiose di cooperazione tra le chiese.
Quale dono allora possiamo fargli e quale augurio gli esprimiamo di vero cuore a distanza di un anno dall’annuncio del suo arrivo a Lecce? Il dono a lui più gradito - immagino - è che ci impegniamo tutti a fare qualcosa o molto di più perché cresca la vita di comunione tra noi, e che questo si veda e diventi la nostra testimonianza davanti al mondo.
L’augurio invece è che la sua tensione di oltrepassare tutte le porte per aprirsi sul mondo sia coronata dal veder crescere una chiesa sempre più “estroversa”, in dialogo con la società e con il mondo, che sappia prendersi cura soprattutto dei più poveri.
L’Arcangelo San Michele lo custodisca, perché i suoi sforzi non siano vani e la sua missione tra noi porti frutti abbondanti per il Regno di Dio.
Ovviamente non potevano mancare i versi di don Franco Lupo, rigorosamente in dialetto leccese, a manifestare il nostro affetto semplice e sincero e la nostra gratitudine filiale. Buon San Michele, eccellenza.
*Vicario generale