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Avrà inizio oggi 16 gennaio il triduo di preparazione alla festa del Patrocinio di San Lorenzo che ricorrerà venerdì 19 gennaio prossimo, data in cui un terremoto colpì la penisola salentina lo scorso secolo e al quale la comunità di Lizzanello assoggetta lo scampato pericolo al suo protettore, San Lorenzo martire.

 

 

 

Leggenda narra che i lizzanellesi, per scampare al pericolo si versarono nelle strade fuori dalle loro case dove, per scaldarsi dalle temperature invernali e ancor più rigide a causa dell’orario notturno in cui si verificò il terremoto, accesero dei fuochi.  

Da quel giorno, tutti gli anni, la tradizione vuole che si accenda un unico fuoco quale ringraziamento al protettore che nella notte del terremoto salvò la vita all’intera comunità.

Il rito religioso curato dal parroco don Francesco Morelli si aprirà dunque oggi alle 18 con la recita del rosario, seguita dai vespri nella messa e la preghiera a San Lorenzo. Mercoledì 17 il rito sarà arricchito dalla benedizione degli animali domestici delle 16.15 sul sagrato della chiesa parrocchiale.

Venerdì 19, giorno della festa, la celebrazione delle 18.30 sarà seguita dalla processione che percorrerà le strade fino al sito di accensione della fòcara: l’area mercatale comunale, dalla quale si rientrerà in chiesa.

Il rito civile, curato anche quest’anno dall’associazione Licyanellum, vedrà l’accensione della focara alle 20 con lo spettacolo pirotecnico a cura della ditta “Emotion Fireworks.” Ad accompagnare la processione le note del gruppo bandistico “Città di Sava”. Il tutto vede la collaborazione dell’associazione di rievocazione storica “II Legio Augusta”, l’associazione “MiglioriAmo Insieme” e l’associazione culturale “Paladini”.

“La collaborazione - spiega il presidente Gianmarco Mazzeo - è fondamentale se vogliamo ottenere un’ottima riuscita delle iniziative, specialmente se queste riguardano delle tradizioni storiche della nostra comunità. L’obiettivo - continua - non è farci concorrenza tra chi organizza la manifestazione più grande o più bella ma dare lustro alla nostra Lizzanello. Solo così - conclude - possiamo pensare di crescere come comunità e migliorare davvero.”

 

 

 

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