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In questo periodo pasquale, come fossimo in compagnia dei discepoli di Emmaus, trovo utile riflettere sull’importanza del mettersi in cammino.

 

 

Camminare è una dimensione dell’anima, che permette una connessione profonda tra il fluire della vita dentro di noi e fuori di noi. Ci rende osservatori e contemporaneamente protagonisti della realtà che contempliamo.

Da sempre l’uomo intraprende lunghe strade in cui ciò che più conta non è il motivo della partenza, ma il percorso in sé: ci si rende conto di quanta libertà è possibile godere mentre si esplora, quanto sia facile e piacevole riscoprire non solo la bellezza della natura, ma la facilità con la quale si entra in sintonia con lei, si riscopre la bellezza della lentezza, si può sviluppare la gioia della condivisione della strada percorsa insieme.

Durante il cammino si può meditare sulla propria vita e sugli affetti, su ciò che è davvero importante per noi e su cosa, invece, appesantisce l’anima. Si può imparare ad ascoltare il corpo, i suoi segnali e i suoi bisogni, a rispettare le proprie necessità fisiche e mentali. È un modo per entrare in contatto con sé stessi, capire i propri limiti e come superarli.

Si può apprezzare il viaggiare leggeri, portando con sé l’essenziale e godere del “qui e ora”, connessi con il momento presente, come dono da vivere. Si può sperimentare tutto in modo più intenso: le sensazioni e le emozioni provate lungo il cammino sono più forti, se si è disposti ad ascoltarle.

È tra l’altro scientificamente provato che camminare nella natura porta evidenti benefici per la mente: migliora l’umore, la memoria, la concentrazione e la produttività, stimola la creatività, migliora la qualità del sonno, combatte lo stress.

“Cosa cerco?” È una domanda che l’uomo spesso si pone, poiché di fatto pellegrino su questa terra in un lungo viaggio cominciato ancor prima di essere fisicamente su questa terra.

Ed è a tutti coloro che hanno desiderio di vivere un’esperienza che tanto arricchisce, che propongo un cammino di solidarietà che si terrà domenica 7 aprile dalle 9 circa alle 14, nella bellissima terra di Cannole, organizzato dall’associazione “Opera Frati e Soru” di Novoli. Gli instancabili volontari dell’Opera, realtà di ispirazione cristiana, che da anni si occupa dei senza fissa dimora, disoccupati e famiglie bisognose, propone un intenso cammino di solidarietà gratuito, fra natura, storia e territorio, che solo la lentezza del viaggiare a piedi ci permetterà di gustare appieno.

Il cammino si dipana lungo la Via Francigena. Lungo il percorso, in cui dominano i colori tenui della natura mediterranea, il verde degli ulivi, il bruno della terra, il chiaro della pietra, si viene colpiti, inoltre, da improvvise macchie di colori squillanti, che sono le segnalazioni del sentiero realizzati con materiali riciclati, che parlano di amore per il territorio.

Per iscriversi bisogna contattare Roberto Toscano, ideatore dell’iniziativa, entro sabato 6 aprile, al numero 3281714442.

Siamo chiamati a divenire anime in cammino, che attraversano insieme luoghi, umanità e tanta bellezza!

 

 

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