La Chiesa cattolica in Portogallo è l'ultima in Europa a indagare su casi storici di abusi sessuali. Un quadro quello che prospettiamo qui che fa sperare nella trasparenza e nella credibilità di una Chiesa come “casa di vetro”.
Dopo più di un anno di interviste e indagini, questa settimana la commissione indipendente del Portogallo sulla violenza sessuale contro i minori legata alla Chiesa ha pubblicato le conclusioni delle sue indagini. Diversi altri paesi in Europa hanno già condotto indagini simili, altri sono più riluttanti. La commissione indipendente per la prevenzione degli abusi sessuali su minori e adulti vulnerabili è stata istituita dalla conferenza episcopale cattolica nel novembre 2021. Composta da laici qualificati e da "alcuni non cattolici", la commissione ha raccolto più di 500 documenti convalidati testimonianze, sebbene le rivelazioni coinvolgano un numero totale di vittime stimato in almeno 4.815, secondo il dato diffuso lunedì. Partiamo dalla tanto stigmatizzata Francia. La Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa, presieduta dall'alto magistrato Jean-Marc Sauvé, dopo quasi due anni di indagini. Il rapporto finale stima che dal 1950 siano 330.000 i minori vittime di sacerdoti, religiosi e persone che lavorano nelle istituzioni cattoliche.
In Spagna, la questione degli abusi sessuali nella Chiesa è stata oggetto di esame in seguito alla pubblicazione nel 2021 di un'inchiesta del quotidiano nazionale El País. Secondo le prime stime diffuse nel luglio 2022, sono stati individuati "tra 1.000 e 2.000 casi", i vescovi spagnoli hanno anche istituito una piattaforma lo scorso ottobre per denunciare e prevenire meglio gli abusi sui minori all'interno dell'istituzione.
In Germania, un'indagine affidata a tre università nel 2014 ha concluso che più di 3.600 bambini sono stati vittime di circa 1.700 religiosi, pari al 4,4% del clero. Un'altra indagine condotta nel 2017 ha rilevato che almeno 547 bambini del coro della cattedrale di Ratisbona avrebbero subito abusi tra il 1945 e l'inizio degli anni '90. Anche Benedetto XVI, morto a dicembre, è stato interrogato all'inizio del 2022 per la sua gestione della pedocriminalità in Germania quando era arcivescovo di Monaco. Secondo un rapporto su questa diocesi, almeno 497 persone, per lo più ragazzi e adolescenti, sono state vittime di aggressioni tra il 1945 e il 2019. diocesi per un periodo di 75 anni.
In Belgio, diversi organismi si sono occupati della questione dall'inizio degli anni 2000. Nel 2010, un primo rapporto della Commissione Adriaenssens ha ricevuto 488 denunce che incriminavano 320 autori di abusi sessuali. Nel febbraio 2019, la Chiesa ha pubblicato un rapporto sugli abusi sessuali sui minori all'interno della Chiesa, che elencava 1.000 nuove denunce presentate al "centro di arbitrato" creato dall'istituzione.
Nei Paesi Bassi, a seguito di diversi resoconti di stampa di abusi sessuali, la Conferenza episcopale dei Paesi Bassi e la Conferenza degli istituti religiosi olandesi hanno annunciato di volere un'indagine "completa, esterna e indipendente". Il rapporto finale, pubblicato 18 mesi dopo, afferma che circa un olandese su dieci di età pari o superiore a 40 anni ha subito abusi da qualcuno al di fuori della propria famiglia. Tra le presunte vittime, "diverse decine di migliaia di minori" hanno subito abusi sessuali all'interno della Chiesa cattolica tra il 1945 e il 2010. La Chiesa cattolica in Irlanda è stata pioniera nella lotta contro gli abusi sessuali sui minori. Nel 2009, una commissione nazionale incaricata di indagare su tutte le istituzioni giovanili ha rivelato nel Rapporto Ryan, intitolato al giudice incaricato delle indagini, che più di 2.000 bambini avevano subito abusi in 216 strutture gestite da ordini religiosi. È una delle indagini più approfondite condotte nel continente.
E, infine, la Chiesa cattolica in Italia ha rifiutato di condurre un'indagine indipendente, ma diverse associazioni laiche si sono pronunciate sull'argomento. Nove di loro si sono uniti nel febbraio 2022 per chiedere l'istituzione di una commissione d'inchiesta indipendente sul modello del Ciase francese. E proprio poche settimane fa l'associazione italiana Rete l'Abuso, in collaborazione con l'associazione internazionale Eca Global (Ending Clergy Abuse), ha pubblicato un rapporto che elenca 418 casi di sacerdoti condannati o accusati di violenza sessuale su minori negli ultimi 13 anni.
E per concludere il caso emblematico della Polonia, un documento diffuso nel 2021 dalla commissione statale sulla pedocriminalità ha rivelato che tra il 2017 e il 2020 il 30% degli abusi sessuali su minori è stato commesso da sacerdoti e religiosi cattolici. Sulla scia di questo documentario, i vescovi cattolici hanno pubblicato un documento che denuncia 382 casi di abusi sessuali nella Chiesa, cifra ampiamente criticata dalle associazioni delle vittime, che la considerano sottovalutata. Dal 2018 sono state depositate nel Paese anche centinaia di denunce di aggressioni sessuali su minori commesse dal clero. Insomma, un quadro che oggi è tenuto sottocchio da tutti perché si possa sempre più informare e denunciare senza paura.