Per l’ottavo anno, il “Vito Fazzi” di Lecce, ieri mattina si è reso protagonista di un evento importante per i più piccoli. È ormai una bellissima tradizione questa del Babbo Natale che si cala dal tetto per raggiungere i bambini ricoverati.
«Ho sempre cercato di difendere e promuovere la verità della nostra fede, nella sua integrità e nello stesso tempo in dialogo con la cultura di oggi».
Inizi anni 2000. Un sabato sera qualunque, in centro. Una delle consuete ammucchiate di adolescenti e giovani, dove il contesto di luci fioche lascia indisturbati. Si parla, si beve, si fuma… “Mongoloide, finiscila!”, “Quanto sei down, non ti raccogli proprio”, “Handicappato, lascia stare la mia ragazza!!”, e così via.
La Fondazione don Tonino Bello ha festeggiato in questi giorni il suo trentesimo anniversario di vita e di impegno, un traguardo che rappresenta non solo la memoria di un grande uomo di pace ma anche una rinnovata responsabilità verso un mondo più giusto e solidale.
C’è un filo in più, oggi, oltre al lungo gemellaggio, che lega la Terra di Puglia e il Salento a Mosca e la riconnette al concetto spirituale dell’invisibile e all’arte come ponte di dialogo tra i popoli: è il San Nicola del noto pittore medievalista Mimmo Camassa.
Il laboratorio sartoriale nasce grazie alla lungimiranza e all’impegno dei volontari della “Casa di Zaccheo” di Mesagne, e si propone di trasmettere le basi sulla conoscenza laboratoriale della sartoria, attraverso un ciclo di lezioni frontali e pratiche per realizzare capi semplici e acquisire dimestichezza con tessuti e lavorazioni.