Sabato scorso una lodevole iniziativa ha portato gioia e calore nei cuori dei bambini ricoverati presso il reparto di pediatria dell’ospedale“Perrino” di Brindisi. 

Un gruppo composto da una simpatica befana, una mascotte travestita da Spider-Man e quattro maestre della scuola dell’infanzia paritaria “La vita è bella” di Cellino San Marco ha reso indimenticabile la giornata di tanti piccoli pazienti.

Il progetto “La casa del cuore”, ideato dalla titolare della scuola Valentina Paladino coadiuvata del maestro di musica Claudio Procopio, ha l’obiettivo di sensibilizzare gli alunni su tematiche quali l’empatia verso il prossimo e l’aiuto nei confronti di chi ha bisogno con attività artistico-ricreative e di volontariato. Alla luce di ciò, si è voluto creare un clima familiare all’interno della struttura ospedaliera, in modo tale da far percepire anche ai bambini, che purtroppo non potranno aspettare l’arrivo della befana nella loro abitazione, il calore di una ricorrenza e la gioia di una festa. Il progetto si è concretizzato grazie alla collaborazione delle famiglie degli alunni, che hanno collaborato mediante una raccolta di cioccolatini e caramelle portate a scuola e utilizzate successivamente per riempire delle calze create a mano dalle maestre. Ad impreziosire il contenuto di ogni calza, realizzata con cura e amore, è la presenza, non solo degli immancabili dolciumi, ma di una frase significativa estrapolata da una canzone composta dagli alunni durante il laboratorio musicale che recita: "Un sorriso non costa nulla, ma riempie per davvero". Una frase semplice ma di un’intensità travolgente, che esprime il profondo valore di un sorriso, in grado di donare amore e scrostare la patina di sofferenza e tristezza, anche nei momenti più difficili.

Questa meravigliosa squadra ha girato per tutte le stanze dei pazienti, ascoltando i loro desideri e condividendo momenti di preziosa spensieratezza. Ogni bambino ha ricevuto la sua calza personalizzata e ogni incontro è stato accompagnato da parole di speranza e allegria, che hanno contribuito a rendere la giornata speciale per tutti. Quello che doveva essere un semplice gesto di solidarietà si è trasformato in un momento sentitamente emozionante, non solo per i piccoli pazienti e i loro familiari, ma anche per tutte le maestre che hanno portato avanti l’iniziativa.