Quando, nel 2015, sono diventato parroco di Vernole, sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il momento della missione popolare, un’esperienza che, negli anni della mia preparazione al sacerdozio, ha accompagnato il mio discernimento vocazionale e che, anche dopo l’ordinazione, è rimasta un punto di riferimento per il mio ministero.
Di fatto è successo che ho proposto la missione in tutti i luoghi in cui ho esercitato il ministero sacerdotale: a Roca, nel 1995 e nel 1996, quando ero educatore nel seminario diocesano; in seguito, come parroco, prima a Pisignano, nel 2003, e poi due volte a Melendugno: nel 2007 e nel 2015.
Ora succede anche a Vernole, al termine della revisione pastorale avviata con la Visita Pastorale dell’arcivescovo e all’inizio del Giubileo della speranza.
La missione popolare è una forma di evangelizzazione straordinaria, volta al rinnovamento periodico della vita cristiana (cf. Catechesi tradendae, 47): un evento straordinario che presuppone il cammino ordinario della comunità a cui si propone.
Animatori della missione vernolese saranno i Padri Cappuccini della Provincia di Puglia, i quali, nel tempo della Pre-Missione, hanno concordato col consiglio pastorale obiettivi, tempi e programma della proposta.
Gli obiettivi principali della missione sono due: sostenere i cammini di fede già presenti in parrocchia e riaccendere in tutti la luce della speranza.
La missione coinciderà sostanzialmente con la novena di preparazione alla Festa del Patrocinio nel terremoto: dal 12 al 19 gennaio 2025.
Il programma prevede tra l’altro, gruppi d’ascolto in parrocchia, centri d’ascolto nelle famiglie, visita alle famiglie, alle associazioni e al mondo del lavoro.