Dalla “collaborazione” alla “corresponsabilità” tra tutte le componenti del popolo di Dio, laici e laiche comprese. È uno dei temi emersi dagli oltre mille delegati che si sono radunati intorno ai tavoli della basilica di San Paolo fuori le mura, per la prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia.
Cosa ci si può aspettare di più da un’assemblea sinodale convocata dalla Chiesa cattolica nel confronto tra vescovi, presbiteri e laici? Quello che è accaduto a Roma, dal 15 al 17 novembre scorsi, nella basilica di San Paolo fuori le Mura: un clima di alta spiritualità e comunione (GUARDA LA VIDEOSINTESI).
“La Chiesa senza i poveri non esiste: diventa un club, dove ci si parla addosso”. Lo ha detto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, che concludendo la Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia ha sottolineato la coincidenza con la Giornata mondiale dei poveri, che si celebrava ieri.
Nella basilica di San Paolo fuori le mura palpita il cuore della Chiesa italiana. I delegati, giunti da tutta Italia, sono stati al lavoro nei tavoli dell’Assemblea sinodale.
“Una Chiesa sinodale è una Chiesa permeabile alle voci della realtà”, che sa parlare ancora di Dio in un tempo di “vuoto” e di “desertificazione spirituale”.
È stato un cammino di incontro, di scambio di esperienze, di ascolto verso persone abitualmente lontane dai circuiti parrocchiali. Questo il percorso del Cammino sinodale nelle Chiese di Puglia raccontato dal presidente della Conferenza episcopale pugliese, mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto.