Sarà presentato a Lecce venerdì 24 gennaio, alla presenza dell’autore, il libro di Edizioni San Paolo “Dare un’anima alla politica”, l’ultimo di don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza episcopale italiana e responsabile nazionale del Progetto Policoro.
La presentazione si terrà presso l’ex-Convitto Palmieri, alle 18. Don Bignami dialogherà sul testo, uscito nel 2024 e attualmente in ristampa, assieme a don Gionatan De Marco, docente dell’Istituto superiore di scienze religiose metropolitano “don Tonino Bello” di Lecce e già direttore dell’Ufficio nazionale per lo sporto, il turismo e il tempo libero della Cei e a Ada Chirizzi, Segretaria generale della Cisl di Lecce. La riflessione finale sarà a cura dell’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta.
L’immagine evangelica del lievito, non preoccupato della propria visibilità e tuttavia capace di far fermentare la pasta, è il simbolo di una presenza allo stesso tempo serena e ferma, pacifica ed efficace. È così che possiamo pensare, anche oggi, il ruolo dei cristiani in politica. Il libro è diviso in due parti. La prima è fondativa e mostra come il cristianesimo tocca e forma le coscienze. La fraternità ha profonde radici teologiche e si è affermata nel percorso della dottrina sociale della Chiesa. Inoltre, chi si lascia interpellare dal mistero cristiano, e lo celebra con fede, viene trasformato dal dono di Cristo e può offrire con consapevolezza al mondo il dono delle proprie aspirazioni, visioni e competenze. La seconda parte raccoglie alcune testimonianze di vissuto o di pensiero sulla spiritualità in politica. Tina Anselmi, Maria Eletta Martini, Giuseppe Dossetti, Giorgio La Pira e David Sassoli (per giungere quindi all’attualità) raccontano, attraverso la loro esperienza in epoche diverse, differenti sfumature del rapporto tra spiritualità cristiana e politica e mostrano di aver trovato nel vangelo una comune ispirazione a prendersi cura del bene comune.
Don Bruno Bignami è docente di teologia morale presso la Pontificia Università Gregoriana. Scrive per Avvenire e L’Osservatore Romano. È postulatore per la causa di don Primo Mazzolari.
Ingresso libero.