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Martedì scorso, 19 novembre, si è tenuta a Lecce l’attesa Giornata di Studi Internazionali sulla Fenomenologia del Manifesto e dell’Invisibile, organizzata dall’Istituto superiore di scienze religiose metropolitano (Issrm“don Tonino Bello” in collaborazione con l’Università del Salento. Al cuore del programma gli interventi dei filosofi Emmanuel Falque e Angela Ales Bello.  

 

 

L’evento ha rappresentato un momento di straordinario confronto intellettuale, radunando studiosi di fama internazionale e appassionati per approfondire i concetti di presenza e assenza nell’ambito della fenomenologia. La giornata si è articolata in due sessioni, ospitate rispettivamente presso la sala conferenze del Rettorato dell’Università del Salento e presso la sala conferenze della sede dell’Issrm in via Umbria.

 

Prima sessione: fenomenologia della presenza

Dopo i saluti istituzionali di apertura del prof. Fabio Ciracì e della prof.ssa Maria Cristina Fornari per l’Università del Salento, del prof. Antonio Bergamo, direttore dell’Issrm e il messaggio del magnifico rettore dell’Università del Salento, prof. Fabio Pollice, l’introduzione del prof. Alessandro Grande si è soffermata sul significato della giornata. 

Il programma è poi entrato nel vivo con la prima sessione dal titolo “Quale fenomenologia della presenza?”. Angela Ales Bello (Pontificia Università Lateranense) ha aperto il dibattito con una relazione su Fenomenologia della presenza, una densa introduzione alla fenomenologia, delineando concretezza e motivazioni dell’esperienza e dell’eccedenza. 

È seguito l’intervento di Emmanuel Falque (Institut Catholique de Paris), che ha esplorato il tema della Resistenza della presenza. Nel suo intervento Falque ha tratteggiato due paradigmi fenomenologici per dire l’eccedenza della carne tra Maine de Biran e Condillac, e la resistenza come forza potente di affermazione, come attrito contro il flusso piatto dell’esperire.

La moderazione della prof.ssa Daniela De Leo e il coinvolgimento dei discussant - il prof. Raul Buffo e il prof. Fabio Sulpizio - hanno arricchito il dialogo, permettendo un confronto vivace tra prospettive filosofiche e teologiche.

 

Seconda sessione: sacro e alterità protagonisti

Nel pomeriggio, la seconda sessione, “La ferita dell’alterità”, ha offerto ulteriori spunti di riflessione. Il prof. Falque ha affrontato il tema di Dio fuori-fenomeno. Rileggendo il Sabato Santo egli ha insistito su come nell’esistenza umana si dia una resistenza della presenza che rimanda alla forza del divino che ha cura dell’umano e del reale. La prof.ssa Ales Bello ha proposto un intervento su La Potenza, il sacro e il religioso in un approccio fenomenologico, chiedendosi cosa vuol dire la sacralità del corpo proprio e le profondità dell’anima.

Anche in questa fase i dibattiti moderati con equilibrio da Andrea F. De Donato e da Daniela De Leo, con gli efficaci interventi del prof. Ennio De Bellis e del prof. Tommaso Bertolasi, hanno permesso ai partecipanti di approfondire le implicazioni filosofiche e teologiche dell’alterità e del sacro.

 

Un’occasione di crescita e confronto

La partecipazione numerosa, con circa 200 partecipanti in presenza e altrettanti collegati online da diverse parti del mondo, come anche la qualità degli interventi hanno confermato il successo dell’iniziativa, evidenziando l’importanza di un dialogo interdisciplinare tra filosofia e teologia per affrontare le grandi domande del nostro tempo.

L’Issrm “don Tonino Bello” ringrazia tutti gli intervenuti, i relatori e i partner che hanno reso possibile questa straordinaria giornata. È stato un momento di approfondimento prezioso che ha posto le basi per ulteriori ricerche e incontri futuri.

 

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