L’adolescenza è da sempre piena di tormenti ed entusiasmi, ma soprattutto di lunghe lotte davanti allo specchio per gestire un corpo che sembra sempre imperfetto.

Il rapporto contrastato col proprio corpo è una costante che attraversa i ragazzini di tutte le generazioni. Eppure, oggi, in una società dove corporeità e bellezza sono esaltate allo sfinimento, finisce che la paura più grande diventi quella di non sentirsi abbastanza belli. Ne è convinto lo psicologo Gustavo Pietropolli Charmet che sul fenomeno ha scritto un libro, «La paura di essere brutti. Gli adolescenti e il corpo». C’è sempre un modo per essere più belle. E questo diventa un gran problema quando la tecnologia mette a disposizione specchi virtuali in grado di mostrare come dovremmo essere.

Qui entra in gioco Bold Glamour. Gli esperti, però mettono in guardia: “Dai social continuano ad arrivare ai giovani messaggi di inadeguatezza”. Il filtro, infatti, ha la capacità di creare una realtà virtuale che non esiste, promuovendo uno standard di bellezza potenzialmente tossico per i giovani utenti della piattaforma, facilmente influenzabili. “Questo filtro, dunque, contribuisce a diffondere canoni estetici irraggiungibili, perfezionistici e deleteri per il benessere e l’autostima delle persone - afferma a Il Messaggero David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale Ordine Psicologi - e li spingono ad aderire a degli standard di apparenza estremamente distorsivi. Il messaggio è: tu non sei come dovresti essere”.  

Sicuramente può essere un passatempo innocuo, ma guardandolo con gli occhi dei ragazzi, sempre in competizione con se stessi e con le bellezze artificiali da cui sono bombardati, può rappresentare un rischio, a causa delle aspettative irrealistiche che creano sull’immagine estetica di sé e tutte uguali

Il Beato Carlo Acutis, ripeteva spesso l’importanza di difendere la propria originalità. “Ciascuno di noi è una persona unica, non siamo fotocopie - ha detto Papa Francesco -, siamo tutti originali! La cosa brutta è quando vogliamo imitare gli altri, fare le cose che fanno gli altri e da originali diventeremo fotocopie e questo è brutto”.

In effetti è importante che ciascuno indossi ogni giorno con gioia l’abito della propria originalità, della propria personalità.