Università, società civile e organizzazioni internazionali insieme per il diritto allo studio dei rifugiati. Una prima iniziativa in questa direzione è stata avviata dall’Università del Salento e dal Lions club Lecce Santa Croce che, nei giorni scorsi, ha lanciato una raccolta fondi a favore del progetto “Unicore - Corridoi universitari per studenti rifugiati”, cui aderisce l’Ateneo salentino.
L’obiettivo è il finanziamento di borse di studio nell’ambito di questo progetto che punta a consolidare e rafforzare un modello di ingresso regolare e sicuro in Italia per studenti a cui è stato concesso lo status di rifugiati, e che abbiano concluso un primo corso di studi accademici e intendano proseguire il proprio percorso universitario. L’idea è stata presentata nei giorni scorsi nel corso dell’iniziativa “I corridoi universitari per gli studenti rifugiati. Un ponte per il futuro” che si è tenuta nel chiostro del Monastero degli Olivetani, con la partecipazione di rappresentanti dell’Università, del Lions Club e della sede italiana dell’Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, e alla presenza della Presidente del consiglio della Regione Puglia Loredana Capone e di Silvia Miglietta, assessora a welfare, accoglienza, accessibilità, politiche abitative e diritti civili della città di Lecce.
«Lo slogan di Unicore è ‘studiare è un diritto di tutti’», sottolinea la professoressa Rosita D’Amora, Delegata del Rettore all’Internazionalizzazione, «e la nostra Università, che negli ultimi due anni ha promosso una politica di internazionalizzazione volta anche all’inclusione di studenti a cui questo diritto è negato, condivide appieno questa idea. Come partner del progetto Unicore, abbiamo accolto un primo studente che ha iniziato il suo percorso di studi magistrale in Ingegneria gestionale, e con iniziative come questa speriamo di ampliare il numero delle opportunità offerte. Voglio ricordare i nostri corsi di laurea magistrale in “Governance euromediterranea delle politiche migratorie” e in “Scienze per la cooperazione internazionale”, nei quali vengono formati i futuri operatori nel settore e l’adesione del nostro Ateneo alla Rete Sar - Scholars at Risk e alla Rete Crui delle Università italiane per la pace. Siamo quindi lieti che si sia potuta avviare questa prima iniziativa, che ha registrato il sostegno del Lions Club Lecce Santa Croce guidato da Ernesto Aprile e la sensibilità delle amministrazioni territoriali».