“La Chiesa costruisce la pace, ponti di dialogo, accoglienza e integrazione”. Con queste parole e tanta gioia nel cuore, mista ad emozione, l’arcivescovo di Foggia-Bovino, mons. Giorgio Ferretti. con Padre Roberto Nesta hanno accolto due giovani migranti siriani giunti a Foggia e ospitati presso la parrocchia di Gesù e Maria.
Il tutto è stato possibile grazie ai corridoi umanitari costituiti dalla Comunità di Sant’Egidio che, da sempre, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per l’integrazione e la pace. Creare corridoi umanitari significa dare la possibilità, a chi fugge dal proprio Paese di origine per motivi di natura economica, politica, di guerra o di fame, di essere accolto ed integrato legalmente in un altro Paese. Si tratta, dunque, di un’immigrazione positiva che permette di vedere i migranti come una risorsa e non come un problema per la società. Ed è in questa direzione che opera, da anni, la comunità di Sant’Egidio ma anche l’ospitalità garantita presso il Centro di accoglienza attivo nella parrocchia di Gesù e Maria.
“Costruiamo una Foggia accogliente, umana, capace di cooperare e pronta ad integrare l’altro”, l’esortazione del vescovo, aggiungendo che “il nostro plauso va alla comunità di Sant’Egidio, perché così si costruisce solidarietà nella legalità, ma anche alla parrocchia di Gesù e Maria che rappresenta un segno tangibile del grande cuore di Foggia sempre pronto a tendere la mano a chi ha più bisogno”. “Non smettiamo di fare del bene, abituiamoci alle cose positive per costruire insieme una città più bella e ospitale per tutti”, l’invito di mons. Ferretti nel salutare l’importante iniziativa auspicando che diventi modello di riferimento per il territorio.