“La grande operazione antimafia svoltasi ieri mattina a Foggia, operazione che, tra arresti e notifiche cautelari per chi già si trovava in carcere, ha colpito oltre quaranta persone tra cui due boss di una mafia tra le più pervasive ed efferate d’ Italia, è un forte segno di speranza”.
Lo dichiara don Luigi Ciotti, presidente di Libera, che ha proseguito: “Non solo per l’esito, ma per il metodo. L’operazione scaturisce infatti dalla collaborazione di un ‘pool’ composto da Polizia, Carabinieri, Direzione nazionale antimafia, Direzione distrettuale antimafia di Bari e Procura di Foggia. Esempio inedito di quel concorso di forze e competenze a cui Libera da sempre richiama e si richiama, nel segno della condivisione e della corresponsabilità”.
“Il ‘noi’ che proprio a Foggia, il 10 gennaio scorso, ha voluto gridare il suo ‘no!’ alla violenza mafiosa e alle complicità che la alimentano con una marcia di oltre ventimila persone unite per disinnescare la miccia della paura e della rassegnazione - prosegue don Ciotti -. Bisogna augurarsi che il metodo dell’operazione di questa mattina faccia scuola non solo nel contrasto al crimine organizzato ma in ogni ambito della vita sociale, tanto più in un momento che ci fa capire - nel distanziamento preventivo - quanto siano importanti le relazioni e i beni comuni. Solo insieme ci possiamo salvare: non solo dalle pandemie ma anche dalle mafie, dalle ingiustizie e da tutte le divisioni che tolgono dignità, speranza e futuro”.