“Nei nostri inverni, sarà necessario cercare negli archivi dell'anima le tracce della luce, la memoria del sole per appoggiarvi il cuore e la fede.” (E. Ronchi)
In un mondo spaventato, il sentimento più forte che alimentiamo è il bisogno di stare insieme, di vicinanza, di solidarietà. Le sfide vissute in questo tempo sono tante e tutte sono state affrontate in spirito di sacrificio, resilienza e adattamento alle molteplici situazioni di precarietà, soprattutto nella scuola. Ogni insegnante con competenza e spirito di servizio è diventato compagno di viaggio dei suoi alunni, nel lungo e faticoso cammino della Dad.
Anche i docenti di religione cattolica hanno bisogno di confronto e di continuo arricchimento, non si può dare ciò che non si ha e ciò che consapevolmente matura nella riflessione chiede di essere rielaborato, perché diventi progettazione didattica efficace e coerente.
Come ha sottolineato il direttore dell’Ufficio diocesano per l’insegnamento della religione cattolica, don Alessandro Saponaro: "la passione per la nostra avventura educativa va nutrita dalla cura spirituale e sostenuta dalla spinta culturale al continuo aggiornamento dei mezzi, stili e contenuti della didattica".
È in questa prospettiva che l’Ufficio proporrà ai docenti di religione cattolica, due momenti di formazione e riflessione su quegli aspetti nevralgici della condizione in cui viene a trovarsi il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, in questo tempo segnato dalla pandemia.
Il primo incontro si terrà giovedì 22 aprile 2021 alle 17 sul canale Youtube di Portalecce: sarà introdotto dal nostro arcivescovo, mons. Michele Seccia, sempre presente ai nostri incontri formativi e attento alle dinamiche scolastiche, e guidato dal prof. Nicola Paparella. Seguiranno due distinti e differenti momenti di laboratorio, confronto e condivisione relativamente agli ordini di scuola (modalità Google Meet):
- Lunedì 26 dalle 17 alle 18:30 per la scuola del primo ciclo (primaria e infanzia);
- Mercoledì 28 dalle 17 alle 18:30 per la scuola del secondo ciclo (secondaria di primo e secondo grado).
“L’obiettivo è quello di condividere con i docenti - afferma don Alessandro - la condizione di distanziamento e di isolamento che per i fanciulli e gli adolescenti ha un effetto più devastante rispetto al mondo degli adulti. La riflessione del prof. Paparella, anche se chiama in causa in modo particolare la problematica del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza in tempo di pandemia, rinvia a un orizzonte molto più vasto, a pensare un mondo e una società che saranno diversi, come ripetutamente ha affermato Papa Francesco: dopo la pandemia non si tornerà più come prima, saremo o migliori o peggiori”.
Tutti siamo parte di un mosaico meraviglioso che esprime unità di intenti e volontà a manifestare quella passione educativa che ci rende credibili e veri.
Non ci si può incontrare come negli anni precedenti ma è impellente il bisogno di stare insieme, sognare, e sperare in un mondo migliore...