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Il nodo in gola arriva già alle 14.31: il settore ospiti salentino, gremito come non mai, esulta al gol dell'Empoli, perché il pareggio toscano al 95' sul campo del Verona, dopo la sconfitta dello Spezia, regala al Lecce i presupposti per conquistare la salvezza. È un grido di liberazione ed è il preludio alla festa. Poi, al minuto 80' l'esultanza salentina diviene straripante: Falcone para il rigore al vichingo del Monza, Golkiaer, e il pari è in cassaforte. Corvino avrà sbagliato la punta, ma non certo il portiere. Ma le emozioni non si fermano qua. Al 98' è il rigore della salvezza. Lo batte Colombo e la palla gonfia la rete sotto la curva giallorossa.  Sono le 17. 03 e siamo in A.

 


Il tifo giallorosso è, lungo tutti i 90 minuti, un capolavoro: il Lecce gioca sempre in casa, in ogni campo, ad ogni latitudine. Le scelte iniziali di Baroni promuovono Askildsen, Banda e Ceesay, mentre sono accomodati in panchina Gonzalez, Di Francesco e Colombo.
Non c'è almeno inizialmente Hjulmand, il capitano, che non ha ancora tutti i minuti nelle gambe. Se Verona-Empoli e Spezia-Torino sono state partite vere, anche Monza-Lecce non fa eccezione. Peccato solo per l'arbitraggio in terra veneta, visto che all'Empoli manca un rigore e un'espulsione a favore, oltre a un Chiffi in vena di fare proprio di tutto per aiutare la terra di Romeo e Giulietta. Ricordiamoci poi di questa gara di Banda. Il ragazzo ha solo 22 anni (nato il 29 gennaio 2001), ha i colpi del giocatore vero, e se lo si lascerà crescer bene e migliorare nel tiro e nella incisività avremo preso il nostro nuovo campione.
La partenza della gara è buona per i salentini. Neanche a dirlo, a sinistra Banda da velocità e inventiva, Ceesay è mobile e anche Strefezza cerca di entrare nel vivo del gioco, pur sbagliando diversi palloni. Il Lecce si difende con ordine, lasciando le fasce laterali ai brianzoli ma facendo densità a centrocampo, dove Blin giganteggia ed è dappertutto. Oudin smista diversi palloni, soprattutto verso sinistra, dove i giallorossi sono più insidiosi. Al 13' Banda prende i primi colpi duri, ma al 16' Strefezza ha sui suoi piedi la palla del vantaggio che spreca malamente, su azione straripante di Banda. Un minuto dopo è ancora Banda a fornire l'assist per Ceesay che è anticipato di un soffio.
È un Lecce bello ma purtroppo impreciso. Il Monza, al contrario, non riesce a esprimere il suo gioco, ben controllato dai giallorossi. Banda salta sempre l'uomo, e anche Gallo è concentrato nelle due fasi (ottima la sua prestazione). A destra, Askildsen è meno propositivo, nonostante Gendrey sia sempre insidioso. Alla prima pausa per il caldo, il Lecce è padrone del campo e meriterebbe il vantaggio.
Nella seconda metà del primo tempo, si difende maggiormente, costretto anche dal Monza, ma in contropiede è insidioso con le ripartenze di Banda, come al 37'.
La squadra di Baroni è molto ordinata e il primo tempo scorre senza patemi d'animo. Nella ripresa, il Monza parte forte con Carlos Augusto e Ciurria che creano la prima occasione da gol al 46'. Il Lecce avverte il colpo e si chiude a riccio.
Al 56' Banda commette fallo su Pessina e la punizione per il Monza è invitante. Ci prova Sensi, il pallone scavalca la barriera e termina sul fondo. I salentini recuperano due palloni al 58 e al 59, ma la scarsa lucidità offensiva impedisce di essere determinati nell'attaccare la porta o nel tentare il tiro a rete.
Mentre cambia gli uomini il Monza, Baroni mantiene gli stessi 11 giocatori iniziali. Poi dentro Hjulmand e Di Francesco, al posto di Strefezza e Askildsen.
Col passare dei minuti, il Lecce arretra il proprio baricentro, lasciando completamente l'iniziativa ai lombardi che giocano molto sulle fasce, ma non riescono ad andare al tiro, pur mettendo qualche cross al centro. Blin è un muro invalicabile, the wall, Hjulmand è aggressivo, mentre Di Francesco non riesce a entrare in partita nonostante sia fresco.
Nell'ultimo quarto d'ora, dopo il cooling break, Maleh subentrato a Oudin, ha il compito di dare linearità alla squadra, ma quasi mai ci riesce.
Al 80' Baschirotto interviene duramente su Colpani e il Var assegna il rigore al Monza. Ma Falcone è prodigioso e chiude la porta, blindando il pari. Al 98' il rigore della svolta e la festa può iniziare. SERIE A.

 

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