Il Premio Tricolore 2023 per celebrare uno storico evento per il calcio leccese, la vittoria dello scudetto della Primavera 1 del Lecce e il titolo di Campione d’Italia del Cus Lecce.
Con questa iniziativa, il Panathlon Club Lecce, sempre al servizio dello sport e dei suoi valori, ha inteso aggiungere il proprio marchio all'accoppiata vincente del calcio giovanile leccese. Nei giorni scorsi, i Panathleti leccesi, in un apposito incontro, tenutosi nel complesso agrituristico ‘La Lizza’ di Cavallino, hanno festeggiato i protagonisti dei due straordinari successi.
Per l’Us Lecce il vicepresidente Corrado Liguori, Il direttore sportivo Stefano Trinchera, l’allenatore Federico Coppitelli e il club manager Giovanni De Toma. Per il Centro universitario sportivo il presidente Roberto Rella, il coordinatore della squadra di calcio Luigi Melica e l’allenatore Vittorio Botrugno. Presenti anche tre neocampioni d’Italia di Alessandro Falco, Nicola Lezzi e Davide Olibardi. In apertura della cerimonia è stato espresso vivo apprezzamento per l'ottimo risultato conseguito dalle due formazioni calcistiche, poi ha preso la parola il vicepresidente del Lecce Corrado Liguori: “Anche dietro il successo della Primavera c'è il progetto societario avviato otto anni or sono con lungimiranza e consapevolezza degli enormi sacrifici da compiere per raggiungere obiettivi prestigiosi. Quest'anno abbiamo centrato la salvezza della prima squadra e lo scudetto della 'primavera'. Non è accaduto per caso, tutto è frutto di programmazione, dell'abilità e dell'esperienza di Pantaleo Corvino e del lavoro dei dirigenti, dei tecnici, di tutti i collaboratori ad ogni livello, che mettono la squadra nelle condizioni ideali per fare bene. Oggi, per l'organizzazione societaria ed i risultati conseguiti si può parlare senza dubbio di un modello Lecce”.
Anche il prof. Melica ha parlato dell'importanza della programmazione. “Il terzo titolo italiano consecutivo conquistato dal Cus Lecce, ci inorgoglisce perché premia gli sforzi compiuti da tutti per ottenerli. Nulla accade per caso, dietro questo successo c'è una precisa progettualità. Qualche anno fa abbiamo creato le basi dei nostri successi regolamentando l'attività del Cus ad ogni livello. L'Università ci ha per permesso di conciliare le esigenze di studio con l'attività agonistica dei calciatori universitari, abbiamo migliorato alcuni aspetti organizzativi ed i risultati sono arrivati subito”.