In preparazione alla solennità dell’Immacolata Concezione, patrona di Carmiano, inizia oggi il triduo predicato.
È giunto il tempo dell'ultima profezia, prima che nuovi avvenimenti aprano la strada di una alleanza nuova e Dio ponga la sua tenda tra gli uomini. Un tempo ben preciso, nella storia e nella terra di Israele, qualificato oggi dal vangelo della seconda domenica d’Avvento, come fanno solitamente gli storici, dai nomi dei potenti di vario tipo, politico e religioso, presenti sulla scena. L'ultimo profeta della prima alleanza è Giovanni, parente di Gesù, secondo il racconto dell'evangelista, che intreccia le vite di questi cugini così diversi, ma uniti dalla ricerca di un Dio dal volto nuovo, oltre lo schermo impenetrabile creato dall'autorità del tempio, detentrice della legge e dispensatrice in esclusiva dell'immagine e del comando divino. Comprendiamo lo sforzo di Luca, seguace di Gesù, di capire il senso della missione di Giovanni: umanamente potremmo pensare a due diversi predicatori, con stili opposti e quasi in competizione tra loro, nel raggiungere i molti che aspirano a una salvezza diversa dall'osservanza vuota di precetti. La soluzione, infine, si manifesta riconoscendo nell'austerità di Giovanni, che ha vissuto in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele, la voce che invita ad alzarsi, a preparare la via del Signore.
Oggi, inizia il triduo dell’Immacolata: dalle 17 (con il rosario, i vespri e la messa), sarà trasmessa - per la regia di Gabriele Coppola e l’assistenza tecnica di Paolo Longo - sui canali di Portalecce (pagina Fb) e Telesalento (ch 73). Presiede Padre Pompilio Damiano, predica don Marco Eugenio Brusutti, novello diacono della diocesi di Trieste.