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Hic spes germinat è lo slogan del presepe vivente di Campi Salentina, inaugurato lo scorso 26 dicembre in tema con il Giubileo della speranza, in una location del tutto nuova e suggestiva, uno dei più antichi mulini del paese messo a disposizione dai proprietari, la famiglia Lapenna.

 

 

 

Oltre mille, i visitatori che hanno percorso l’itinerario di fede e tradizione, iniziando dalla casa di Erode in cui le odalische hanno fatto da cornice con suggestive danze e proseguendo in una serie di rievocazioni degli antichi mestieri a partire dalle “ranare” le donne che lavoravano il grano, il “conza limmure”, il ciabattino, il fabbro, il contadino, e poi ancora le sarte, i fabbricanti di candele, le donne che lavoravano il tombolo, il tempio con le profezie, i bambini che giocano, la locanda, le lavandaie e tanti altri mestieri fino ad approdare nella mangiatoia  dove una schiera di angioletti ha fatto da cornice alla natività, in cui centrale è stata la presenza di un bambino, Francesco di pochi mesi, nel ruolo di Gesù bambino. Il percorso, inoltre, termina attraversando la “porta della speranza” una porta simbolica che richiama la porta Santa aperta la notte di Natale da Papa Francesco per inaugurare il Giubileo del 2025: un segno spirituale che sottolinea come, dopo questo tragitto percorso per arrivare al cuore di Betlemme e incontrata la speranza fatta carne nel bambin Gesù si ha la certezza che chi incontra il Signore può continuare a sperare.

Un percorso non solo visivo, ma anche sensoriale perché proseguendo, si possono annusare i profumi di un tempo, come quello del grano e del sapone e ascoltare il rumore del ferro battuto dal fabbro.

Tanti i volontari coinvolti nei personaggi del presepe e nel servizio d’ordine. Preziosi la collaborazione di tutti e il lavoro di squadra, non solo da parte dei gruppi e delle associazioni della parrocchia Collegiata Santa Maria delle Grazie con parroco don Gianmarco Errico e della parrocchia San Francesco d’Assisi con parroco Fra Piero Errico, ma di altre realtà presenti sul territorio, prima fra tutte la Pro Loco che è sempre in prima linea per l’organizzazione di ogni manifestazione e poi la scuola di ballo “Dance for you” dei fratelli Contino, del comune di Campi Salentina, oltre che di tutti quei volontari che hanno reso possibile godere della bellezza suggestiva del presepe: dalle sarte a chi ha curato gli animali, da chi ha realizzato  alcuni elementi della scena a chi ha messo a disposizione tutti gli arnesi da lavoro. Importante anche la presenza delle signore che hanno allietato i palati preparando calde pittule.

Un modo nuovo questo, di sentirsi parte di una comunità, di fare comunità. “Il tema della speranza che è ricorrente in tutto il percorso del presepe, dai cartigli alle parole pronunciate da alcuni personaggi non è solo il filo conduttore di questo viaggio suggestivo, ma è davvero l’augurio che faccio a tutti e cioè che questo Natale porti a tutti davvero tanta speranza, con la certezza che chi incontra il Signore può davvero tornare a sperare” ha detto il parroco don Gianmarco Errico, ideatore di tutta la manifestazione. Le prossime date del presepe saranno l’1, il 5 e il 6 gennaio, a Campi Salentina, in Via Manzoni e si potrà accedere dalle 17 alle 20.30.

 

 

 

Forum Famiglie Puglia