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Domani 25 Luglio mons. Michele Seccia, arcivescovo di Lecce celebrerà alle 9.30 la messa per l’apertura straordinaria (fino al 28 luglio) della Chiesa di San Giacomo presso Torre del Parco.

 

Domani 25 luglio, in occasione della ricorrenza di San Giacomo, apertura straordinaria della chiesa di San Giacomo presso la Torre del Parco per quattro giorni, dal 25 al 28 luglio, dalle ore alle 9 alle 13 ed alle 16 alle 20. Ad inaugurare l’apertura mons. Michele Seccia, arcivescovo di Lecce, che celebrerà alle 9. 30 la Santa Messa, mentre il commissario Asl Lecce, dott. Rodolfo Rollo, porgerà i saluti istituzionali.

L’evento, sponsorizzato da arcidiocesi di Lecce, Città di Lecce, Italia Nostra, Provincia d Lecce, Asl di Lecce, è il risultato di un’attenta opera di ricerca e di cura portata avanti da Mario Maestoso, presidente della sezione leccese di Italia Nostra, appassionato cultore di arte e profondo conoscitore della città.

Animato da entusiasmo, competenza, progettualità e determinazione, due anni fa cominciò a ricercare la proprietà della chiesa “che – dice - non apparteneva alla Curia, né alla Sovrintendenza né alla Provincia né al Comune, e che infatti appartiene alla Asl in quanto annessa all’ex Opis (Ospedale psichiatrico interprovinciale Salentino, ovvero l’ex Manicomio provinciale ndr). Abbandonata a sé stessa - continua - la chiesa era sede di una colonia di colombi che, scacciati, vi ritornarono rompendo i vetri. Dopo un ulteriore opera di sistemazione in collaborazione con la Asl, si è deciso, insieme a mons. Seccia di aprire la chiesa al pubblico in occasione della festa di San Giacomo, un tempo venerato con una grande festa risalente al XV sec.”.

L’evento, di grande rilevanza culturale, segue l’iniziativa di apertura della chiesa di Santa Maria della Nova nel periodo natalizio, e offre ancora all’ammirazione dei cittadini un gioiello architettonico e artistico sconosciuto ai più, nella convinzione che “la bellezza e l’arte di una città sono patrimonio di tutti i cittadini e vadano condivise”.

La chiesa di San Giacomo, nota anche come San Pasquale al Parco, fu fondata da Giovanni Orsini del Balzo, principe di Taranto e conte di Lecce nella metà del XV sec, in prossimità dei giardini del Parco, fuori la porta orientale di San Biagio, dove si erge anche una splendida torre costruita nel 1419, residenza dei principi che vi coniavano le proprie monete.

Con l’adiacente convento, fatto costruire alla fine del XV sec. da Ferrante D’Aragona, la chiesa ha incontrato varie vicissitudini. Alla proclamazione dell’Unità d’Italia il convento fu trasformato nel 1864 in lazzaretto, in seguito adibito ad ospizio per poveri ed infine a sede del manicomio provinciale. La chiesa, chiusa al culto, fu affidata alle Suore d’Ivrea, che prestavano servizio nella casa di cura.

Tra le bellezze della chiesetta quattro pregevoli tele, bellissima espressione del barocco napoletano, fatte arrivare da Napoli dagli Alcantarini Scalzi a cui Clemente IX aveva affidato il convento di San Giacomo nel 1667. “Sono tele attribuite a grandi artisti, l’attribuzione necessaria perché allora gli artisti non firmavano le opere La più grande, bellissima è 290 x560 rappresenta ‘La predica di San Giacomo’. Un’altra più piccola 120x140 che rappresenta San Giuseppe è attribuita a Luca Giordano.

Interessante - suggerisce Maestoso - il pavimento di maioliche che si può ancora ammirare, dove il passaggio dei fedeli non le ha rovinate. Mi auguro che vengano molti a visitare la chiesa. anche se fuori da circuito del centro. Le cose belle - conclude - fanno bene al cuore ed alla mente”.

Un luogo di arte e di fede, dunque, abbandonato all’oblio e il cui ritorno alla luce rappresenta anche un omaggio e un ricordo dell’umanità dolente che ne ha condiviso il destino.

 

 

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