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 La chiesa di San Giacomo, luogo di fede e di arte, per lungo tempo avvolto nella nebbia del silenzio e del dimenticatoio, ha riaperto le sue porte al pubblico con la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia.

Arte, cultura e religiosità a confronto, per un recupero che vuole essere un omaggio alla memoria storica della città di Lecce, come dai saluti istituzionali di Rodolfo Rollo, commissario della Asl di Lecce.

Tanti i fedeli e i turisti presenti alla celebrazione eucaristica, pronti poi a cogliere l’occasione di ammirare questo gioiello barocco adiacente a Torre del Parco. Fino a poco tempo fa una colombaia, oggi risplende, nonostante la necessità di interventi di manutenzione e di restauro, dell’antica bellezza, che richiama immediatamente l’importanza del luogo nella devozione popolare.

«Sull’altare maggiore vi è la più grande tela della chiesa, o forse delle chiese leccesi, dedicata alla predica di San Giacomo», ha sottolineato Mario Maestoso, appassionato di arte, conoscitore della città e sostenitore del progetto di recupero del luogo, così come particolare è «il pavimento maiolicato della metà dell’Ottocento».

Che quest’apertura straordinaria possa diventare ordinaria, per permettere, sempre e a tutti, di condividere un patrimonio artistico-religioso che appartiene alla storia e alla comunità leccese. Recupero d’arte, recupero di fede e di umanità!

Le foto della gallery sono di Arturo Caprioli

 

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