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Si è conclusa l’esperienza del camposcuola per i giovani di Azione cattolica della parrocchia di Santa Rosa in Lecce.

Solo un breve weekend, ma intenso e ricco di emozioni per 15 ragazzi dai 14 ai 20 anni che dopo il cammino formativo di un anno in parrocchia hanno voluto condividere l’esperienza forte di un’uscita insieme indirizzata al divertimento ma anche e soprattutto alla riflessione per la loro crescita e il loro percorso di fede.

I loro sacerdoti e guide don Damiano Madaro e don Francesco De Matteis hanno voluto scommettere su di loro, pochi ma intraprendenti giovani, portandoli a vivere la preziosa esperienza del camposcuola per due giorni nel Parco Nazionale del Pollino in Basilicata e scoprire così la bellezza di essere sempre e ovunque immagine di Dio che ci sogna e ci realizza.

La mattinata e il pomeriggio del sabato sono stati i momenti del divertimento, della goliardia e dei sorrisi presso il famoso parco acquatico Odissea 2000 di Rossano Calabro e nella sera, raggiungendo il paesino lucano di San Severino Lucano, si è dato inizio alla condivisione del vero valore del camposcuola.

Domenica mattina, con lo zaino in spalla e la giusta energia nelle gambe, ci si è immersi nella bellezza del creato nel bosco del parco conosciuto come Bosco Magnano, e rinfrescati dalla sorgente d’acqua che li nasce è stata poi celebrata la messa presso il torrente e svolta l’attività centrale del campo.

Tutti i giovani si sono scoperti sognati da Dio e da lui realizzati come un sarto sogna, immagina e crea i suoi stupendi capi di abbigliamento e così poi scoprire e vedere nel proprio cuore di giovani la propria unicità essendo fatti a Sua immagine. Con i propri doni e con i propri limiti ognuno è unico davanti a Dio e così si impara a portare frutti di carità e solidarietà nel mondo, nella propria comunità, nella propria famiglia e infine anche a se stessi. Dio ci sogna, ci disegna, ci lavora e ci firma. Con ago e filo Dio cuce cuori originali e unici che anche nei nostri sbagli e nei nostri limiti fa nascere cose meravigliose.

“A tua immagine” è stato il tema del campo e nella sua immagine ogni ragazzo ha scoperto la bellezza della condivisione, del sorriso, del costruire rapporti, coltivare le amicizie, del saper mettere a nudo i propri difetti e limiti per dar valore alle proprie capacità, alle proprie qualità e ai propri sogni e speranze. Per ogni ragazzo questi due giorni hanno saputo rafforzare le amicizie, crearne di nuove, valorizzare il loro rapporto come giovani ma soprattutto come gruppo.

“Condividere esperienze come queste, seppur brevi, donano la bellezza dell’amicizia vera e l’energia per il futuro”, questa è la testimonianza dei ragazzi che hanno scoperto come un camposcuola può essere prezioso perché rende preziosi i rapporti.

Il tutto si è concluso domenica sera con la speciale visita alla “magica” città di Matera, capitale europea della cultura in carica, dove nonostante la stanchezza sono stati condivisi gli ultimi sorrisi di un’esperienza intensa, ricca e speciale che ha lasciato nei cuori dei giovani di Santa Rosa il germoglio per nuovo cammino fatto di impegno, di passione, di speranza, responsabilità e di fede.

 

 

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