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Una chiesa gremita di fedeli, nel rispetto delle attuali norme, ha onorato la chiesa parrocchiale di Mater Domini di Squinzano nel centenario della sua erezione a comunità.

 

 

Era il 22 febbraio 1921, infatti, quando mons. Gennaro Trama, elevò a dignità di parrocchia la chiesa vicina alla ferrovia, costruita nei primi anni del '500 sui ruderi di una cappella dedicata alla Madonna e, da allora, i fedeli non hanno mai smesso di mostrare il loro attaccamento e la appartenenza cristiana.

650 famiglia e 2700 battezzati: sono questi oggi i numeri degli appartenenti come territorio a Mater Domini.

Ad officiare la celebrazione l'arcivescovo Michele Seccia che ha elogiato la partecipazione dei fedeli che non hanno mai mancato il loro appuntamento con il Signore, entrando in chiesa per chiedere una grazia o per ringraziare di averne ricevuta una. Impossibile poi non ricordare la fecondità spirituale della comunità che ha generato mons. Luigi Pezzuto, Nunzio apostolico in Bosnia-Erzegovina e Montenegro; e don Mino Arnesano, attuale parroco di Strudà.

L'arciprete di Squinzano, don Alessandro Scevola, parroco anche di Mater Domini oltre che di San Nicola da soli cinque mesi, ha messo in rilievo l’importanza dell’evento sottolineando come la comunità non gli abbia fatto mancare il sostegno in questo primo periodo dedicato, fra le altre cose, al restauro della chiesa riaperta al pubblico proprio in occasione della celebrazione.

Sarà un anno speciale per Mater Domini: Papa Francesco ha, infatti, concesso l'indulgenza plenaria a chiunque entrerà in chiesa e pregherà per sé e per i defunti alle condizioni previste dalla Penitenzeria Apostolica (LEGGI QUI).

Racconto per immagini di Paolo Andriani.

 

 

 

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