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Commozione nella comunità di Squinzano dove nel pomeriggio di oggi, nella parrocchiale di Mater Domini si sono svolti i funerali di Pamela Pierri, la trentaseienne deceduta nella scorsa notte, all’ospedale “Vito Fazzi”, a Lecce.

 

 

 

Ma anche ammirazione per il gesto che ne è conseguito: la giovane donna è deceduta a causa di un’improvvisa emorragia cerebrale alcuni suoi organi - reni, fegato e cornee - per sua espressa volontà, le sono stati espiantati e donati.

Pamela - ha osservato l’arciprete don Alessandro Scevola durante la liturgia funebre - ha voluto fare anche della sua morte un dono per gli altri tutta così come ha fatto per tutta la sua vita. Era una sua volontà fatti quella di donare gli organi. Nessuno di noi poteva immaginare che questo dono si sarebbe realizzato così presto”.

“Solo pochi mesi fa (a ottobre) - ha proseguito il parroco - era qui davanti a questo altare insieme con il suo caro marito Marcello a coronare il suo sogno di amore. Aveva scelto la sua chiesa di Mater Domini per la grande fede e il grande amore che provava nei confronti della Vergine Maria, di San Rocco e di San Pio, che in questa parrocchia sono tanto venerati”.

“Non è un caso - ha concluso - che salutiamo Pamela proprio nel giorno in cui la nostra Squinzano vive la vigilia di una festa molto sentita che è quella dell'Annunziata. Come Maria anche la cara Pamela ha rinnovato il suo ‘eccomi’ a Cristo sia nella vita e ora anche nella morte e siamo certi che la Vergine Annunziata saprà riempire di fede e di speranza ciò che oggi appare come un annuncio di disperazione e di morte”.

Un gesto immenso - ha commentato Beppe Longo, già sindaco di Squinzano -. E il mistero della morte diventa una limpida fonte di vita. L’improvvisa tragedia di Pamela Pierri ha acceso una nuova luce, la luce tremula e flebile di una candela, che, prima di spegnersi, diventa un raggio accecante ed acquista tutta la luminosità di un angelo. Non ci può essere niente di più grande che una giovane donna possa fare: Pamela ha donato tutti i suoi organi, per ridare la vita e la salute a tante altre persone. Per tutta la comunità di Squinzano diventa un simbolo di grandezza: la grandezza della fede nella vita umana, che oggi fa festa in paradiso, ma che lascia sofferenza e dolore in questa nostra valle di lacrime. Pamela non morirà mai; e saprà pregare l’Infinito perché dia conforto e coraggio al marito, alla mamma, a papà, ai familiari e a tutti gli amici».

Per eseguire il prelievo di organi di Pamela è stata impegnata anche una equipe di medici del Policlinico di Bari. I quali hanno operato insieme ai colleghi del reparto di anestesia e rianimazione, diretto dal dott. Giuseppe Pulito, e ai medici urologi e oculisti del nosocomio leccese. 

 

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