Martedì 25 maggio, la comunità parrocchiale di Mater Domini si è radunata attorno all’altare per lodare e ringraziare il Signore per il XXV anniversario di ordinazione diaconale di don Giacomo Rizzo.
La comunità parrocchiale ha voluto regalare al diacono Giacomo una nuova dalmatica interamente realizzata a mano dalle sarte della parrocchia. Questa veste liturgica, propria dei diaconi, è stata benedetta all'inizio della celebrazione e indossata dal diacono che ha prestato il suo servizio alla mensa della Parola e dell'Eucaristia. Al termine della messa invece la referente del gruppo catechisti ha donato, a nome della comunità, l'immagine su tela della Vergine del Buon Consiglio protettrice della parrocchia. È stato, quello del 25 maggio scorso, un momento di grande commozione e gratitudine per tutta la comunità che, alla presenza della moglie Anna Rosaria, ha voluto ringraziare il Signore e la Vergine Maria per un dono fatto non solo a don Giacomo ma attraverso di lui a tutta la famiglia parrocchiale.
La comunità ha espresso il suo ringraziamento ripercorrendo alcuni dei momenti più significativi di questi venticinque anni in cui don Giacomo ha servito la parrocchia Mater Domini.
“Il suo servizio nella nostra Comunità, da ben 25 anni, ha avuto un percorso ricco di iniziative, di amorevole dedizione e di non pochi sacrifici. Sempre molto sensibile alle necessità della parrocchia, ha rivolto la sua particolare attenzione agli ammalati, ai quali ha portato Gesù Eucaristia, non facendo mai mancare loro una parola di conforto. Abbiamo vissuto la bella e intensa esperienza del mese di maggio, portando l’immagine della nostra bella Madonna ‘Maria, Madre della speranza’, visitando tutte quelle famiglie toccate da un lutto, dalla sofferenza o difficoltà. Il suo servizio in mezzo a noi è sempre stato propositivo e di supporto per tutti; si è occupato egregiamente di ogni cosa, dal semplice pagamento delle bollette, al preparare con creatività e devozione, i presepi, gli altari della reposizione e guidare con zelo le adorazioni eucaristiche, la pia pratica della Via crucis e tanto altro ancora, difficile da sintetizzare in poche parole”.
“È stato artista, falegname, muratore, pittore, tecnico o qualunque altra cosa servisse in parrocchia. Ha saputo intuire e seguire il cammino vocazionale, di piccoli ministranti, dei quali qualcuno poi ha scelto di offrirsi totalmente al Signore, rispondendo alla Sua chiamata, come il caro don Mino Arnesano. Ha creduto nella nostra comunità, ci ha dato fiducia e, tutti noi, abbiamo cercato di collaborare con lui e stargli vicino per rendere la nostra parrocchia più bella e decorosa, ma soprattutto perché, nei vari avvicendamenti dei parroci, don Giacomo è stata sempre una presenza costante e operosa, che non ci ha fatto sentire mai soli. È nostro amico, fratello, confidente e chiunque ha potuto rivolgersi a lui per un consiglio, un incoraggiamento, ha trovato una guida sicura, sempre con umiltà e silenzioso servizio, senza prendersi mai i meriti dovuti, anzi, accompagnandoci spesso con qualche battuta ironica o spiritosa, cito: ‘Stà sienti cu l’uecchi toi!’. Oggi vorremmo dirgli tante e tante altre cose ma dal profondo del cuore, diciamo solo “Grazie don Giacomo”; grazie per la tua presenza tra noi; grazie per la tua fedeltà e generosità; grazie per tutto, anche per quei momenti in cui non ti sei sentito compreso o apprezzato. Il nostro immenso augurio è che lo Spirito Santo non smetta mai di effondere su di te, tutti i suoi doni e continui ad accompagnare il tuo cammino, rinnovando con slancio ogni giorno il tuo “Eccomi” al servizio della comunità e dei fratelli. Ti vogliamo bene! La tua comunità”.
*catechista