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Con la solenne concelebrazione eucaristica in onore di San Vincenzo Ferreri presieduta dal passionista Padre Antonio Parrino, si sono conclusi i festeggiamenti religiosi in onore del compatrono di Squinzano.

 

 

 

La festa, anche quest’anno limitata solo ai riti liturgici per via dell’emergenza sanitaria, ha avuto la preparazione spirituale in una tre-giorni di preghiera e di predicazione. Durante le serate del triduo si sono alternati l’arciprete don Alessandro Scevola, il viceparroco don Francesco Pesimena e don Tony Bergamo, rettore del seminario diocesano e già viceparroco della matrice di Squinzano.

“Un grazie sincero - ha voluto esprimere don Alessandro - al presidente e ai soci del Circolo San Vincenzo, alla polifonica Santa Cecilia, al servizio liturgico, al gruppo portatori di statue e al caro Padre Antonio Parrino che con la forza della sua parola ci ha ricordato che l'amore è la più alta forma di predicazione”.

Ieri mattina il simulacro di San Vincenzo ha lasciato la chiesa di San Nicola per tornare nella rettoria di San Giovanni dove viene custodito abitualmente tutto l’anno lasciando il posto nella matrice alla statua di Sant’Antonio da Padova intronizzata ieri sera per l’inizio della Tredicina.

Racconto per immagini di Paolo Andriani.

 

 

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