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Idee e proposte per la riqualificazione e l’utilizzo del complesso monasteriale di Sant’Elia, l’antico convento risalente al secolo XVI, situato al confine tra i comuni di Squinzano, Trepuzzi e Campi Salentina, dal 2001 proprietari alla pari della struttura.

 

 

 

Questi gli obiettivi della conferenza programmatica (GUARDA) che si è tenuta sabato scorso, 4 dicembre, proprio negli spazi della chiesetta del monastero, organizzata dalle tre municipalità, a cui hanno preso parte il sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Taurino, il vicesindaco di Campi, Laura Palmariggi, il commissario ed il vicecommissario di Squinzano, Beatrice Agata Mariano e Vincenzo Calignano.

Durante l’incontro, che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, esponenti delle associazioni ed operatori commerciali, sono state avanzate diverse possibilità di impiego futuro dell’immobile ed interessanti progetti inerenti l’area rurale che circonda il monastero, con il suo straordinario parco archeologico che insiste su tutta la superficie circostante.

“Abbiamo voluto organizzare questo incontro -ha detto Giuseppe Taurino nel suo intervento- per iniziare a tracciare le linee guida nel progetto di recupero e di utilizzo di questo straordinario bene. Sant’Elia è un luogo magnifico e verrà valorizzato nella maniera adeguata. L’intenzione è quella di favorire il potenziale culturale e storico che il complesso sviluppa affinché costituisca un’attrattiva strategica per il Salento da punto di vista turistico. Ovviamente per rimettere a posto una struttura così imponente occorrono investimenti importanti. Ecco perché puntiamo a partecipare ai bandi pubblici che ci consentano di recepire le somme adeguate, a partire dagli stanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che costituisce certamente un’opportunità da cogliere”.  

“Il monastero è collocato in un punto geograficamente strategico -ha ribadito Taurino- e l’idea è quella di costruire un percorso virtuoso unico nel suo genere, che parta dalla zona della Madonna dell’Alto e includa appunto il monastero e poi il Percorso della Salute, per giungere fino all’abbazia di Cerrate. Un progetto ambizioso che proprio per questo motivo ha bisogno della collaborazione di tutti, enti pubblici, operatori culturali ed operatori economici”.  

“Abbiamo dinanzi a noi una sfida che non intendiamo sottovalutare -ha affermato la commissaria prefettizia di Squinzano, Mariano- e faremo quanto è nelle nostre prerogative per dare una nuova vita al monastero. E’ essenziale, in questa fase, la collaborazione e l’inclusione di tutti coloro che hanno a cuore il complesso di Sant’Elia, che devono costituire l’ossatura per qualsiasi progetto di rinascita. Il convento, ma anche il parco archeologico che lo circonda e lo ingloba rappresentano una ricchezza dal punto di vista culturale da cui tutto il Salento non può prescindere”.  

“Campi Salentina è pronta a sostenere ed appoggiare un serio piano di riqualificazione per il complesso del monastero -ha precisato Laura Palmariggi- perché come amministrazione siamo molto attenti alla rivalutazione del patrimonio artistico e culturale non solo del nostro comune ma anche del territorio circostante. Abbiamo già delle idee che poi discuteremo con tutti i soggetti interessati al suo recupero, e quindi valuteremo insieme quelle che meritano di essere realizzate”.  

Foto e video di Paolo Andriani

   

 

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