Cellulari e tablet: esiste un’età giusta, o una fascia di età, per il libero utilizzo di questi strumenti da parte dei più giovani?
Nel primo documento ufficiale sull’utilizzo di cellulari e altri dispositivi pubblicato sull’Italian Journal of Pediatrics dalla Società italiana di pediatria, e da alcuni recentissimi studi, no a smartphone e tablet prima dei due anni, durante i pasti e prima di andare a dormire, massimo un’ora al giorno nei bimbi tra i 2 e i 5 anni e al massimo due ore al giorno per quelli tra i 5 e gli 8 anni.
È ormai ben noto che per i bambini sotto i due anni gli elementi davvero importanti per lo sviluppo sono due: la possibilità di esplorare ‘con mano’ l’ambiente che li circonda, e le interazioni sociali con gli adulti che si prendono cura di loro. È grazie a questo che imparano, mentre non possono farlo attraverso un dispositivo mobile o la tv, perché non hanno ancora sviluppato capacità adeguate di memoria, attenzione e astrazione.
Per i bambini tra i 2 e i 5 anni di età, si devono scegliere sempre programmi e attività di ottima qualità cercando di interagire con loro. Niente contenuti violenti e app con storie molto ‘veloci’ o troppo ricche di distrazioni. Soprattutto ‘no’ al cellulare ‘pacificatore’.
Pensare di educare un bambino con strumenti digitali vuol dire togliergli opportunità di esperienze concrete, le uniche davvero valide per imparare!
“Nessuna criminalizzazione delle tecnologie digitali, ma non possiamo trascurare i rischi documentati di un’esposizione precoce e prolungata a smartphone e tablet”, ha spiegato Alberto Villani, il presidente della Società italiana di pediatria. “È importante - ha notato Elena Bozzola, segretaria nazionale della Società italiana di pediatria - porre dei limiti ai piccoli e trovare dei modi alternativi per intrattenerli e calmarli. I genitori dovrebbero dare il buon esempio, limitando l’utilizzo dei dispositivi perché i bambini sono grandi imitatori”.
Per lo psicoterapeuta Pellai, infine, il momento più indicato per l’utilizzo di tablet e cellulare è quello dell’inizio della scuola superiore. Da quell’età i ragazzi e le ragazze sono capaci di essere autonomi nell’utilizzo e hanno anche sviluppato la capacità di proteggersi da una certa impulsività che potrebbe danneggiarli.