A Canale d’Agordo (Belluno), alla prima volta dell’apertura della casa natale di Albino Luciani (Giovanni Paolo I) c’era ieri anche un pezzo di Lecce. Un gruppo di pellegrini della comunità di San Filippo Smaldone, guidati dal parroco don Giovanni Serio erano lì a vivere l’evento in diretta.
La gallery di foto qui pubblicata testimonia la loro presenza. Hanno potuto conoscere e vedere da vicino i luoghi nei quali Papa Luciani ha vissuto la sua fanciullezza e dove ha scoperto la sua chiamata al sacerdozio.
Come ha scritto qualche giorno fa Vaticannews.it, “Nella casa natale di Papa Luciani, morto 33 giorni dopo essere stato eletto al soglio pontificio nel 1978, ‘c’è la stanza dove è nato, il 17 ottobre 1912, ed è stato battezzato, l'unica che era riscaldata da una stua (una stufa a legna, n.d.r.), ancora funzionante - spiega Loris Serafini, direttore del museo Albino Luciani -, la cucina, la cantina dove il papà durante l’inverno lavorava il legno e la vecchia stalla. Quindi una famiglia di contadini, che hanno vissuto nella semplicità e nella povertà. La cucina - prosegue Serafini - ricorda il luogo dove non solo lui è cresciuto e ha vissuto soprattutto con la mamma, ma anche il luogo dove è tornato a trovare molte volte il fratello. C’è tornato fino a poco prima di partire per Roma. Ha sempre tenuto un fortissimo legame con la sua famiglia. Ha rinunciato alla sua parte in favore del fratello, proprio per aiutarla. Aveva una stanzetta dove poteva venire a dormire ogniqualvolta lo desiderasse’”.
La comitiva leccese ha respirato per qualche ora l’aria di Giovanni Paolo I portando a lui e ai suoi ricordi personali la comunità diocesana come segno di appartenenza e fedeltà alla Cattedra di Pietro. Durante la visita hanno incontrato Antonio Preziosi, giornalista Rai e autore di “Indimenticabile”, il libro che racconta i 33 giorni del pontificato di Albino Luciani. Nella sua pubblicazione fa luce sui dubbi legati alla sua improvvisa scomparsa e spiega le ragioni per le quali, ad oltre quarant'anni di distanza dalla sua elezione e morte, questo Pontefice è rimasto vivo nella memoria del mondo intero.